Bologna. Sarà un Salone che punterà a tornare agli antichi splendori di poche stagioni orsono, il prossimo Motor Show di Bologna (4-12 Dicembre). Dopo un anno sabbatico, dove le Case automobilistiche hanno disertato la kermesse bolognese, si annuncia un ritorno in grande stile. Non mancherà Alfa Romeo, che esibirà una nuova sportività con l’ultima arrivata, la Giulietta. La sostituta della fortunata 147, dopo aver ottenuto la palma di vettura compatta più sicura per l’Euro NCAP e quella di Auto Europa 2011, metterà sul piatto a Bologna un concentrato tecnico e stilistico che non potrà lasciare indifferenti gli appassionati. Si partirà con il nuovo motore 2000 cc turbodiesel multijet da 140cv, per il quale la Casa dichiara 119 g/km C02, 4.5l/100Km nel ciclo combinato e ben 350Nm di coppia a 1750 giri/min in modalità Dynamic (riferita alla posizione del “manettino” DNA). Esordirà poi sulla Giulietta – dopo la MiTo – la nuova trasmissione automatica a doppia frizione TCT, abbinata al motore 1400cc Multiair turbo benzina da 170cv. Una soluzione che in casa Alfa Romeo mancava e ricalca la strada segnata dal DSG di Volkswagen: modalità automatica per il massimo comfort di guida in città, modalità sequenziale comandata manualmente per esaltare la sportività e la velocità di cambiata. In seguito, verrà abbinato anche alla motorizzazione Multijet2 da 170cv. Una trasmissione che porta benefici anche sul piano dei consumi, con l’abbinamento al sistema Start&Stop che sulla MiTo ha fatto registrare 121 g/Km di Co2 sul 1400cc Multiair da 170cv. Infine, verrà esposta la massima espressione della sportività targata Alfa Romeo, la Giulietta 1750 TB Quadrifoglio Verde. Un allestimento che ricorda i fasti delle vetture del Portello, con 235cv, assetto ribassato (-15mm all’anteriore e -10mm al posteriore), cerchi da 17” con optional da 18”, impianto frenante maggiorato e pinze freno di colore rosso, a caratterizzare il top di gamma per la Giulietta. Tecnicamente, il 1750 turbo benzina riesce a ottenere un livello di potenza specifica così elevato grazie all’iniezione diretta, al doppio variatore di fase continuo, l’assistenza di un turbocompressore e, soprattutto, il sistema di controllo “scavenging” vero fulcro del sistema Multiair in grado di azzerare il turbo lag, ovvero, il ritardo tra accelerazione sul pedale del gas e spinta del turbocompressore. In Alfa battezzano il 1750 TB come un propulsore con prestazioni comparabili a quelle di un 3 litri, ma con consumi moderati e propri di un 4 cilindri. Si diceva della potenza specifica, il dato segna 134 CV/litro e rappresenta la più alta mai raggiunta da un motore Alfa Romeo. Anche la coppia specifica, pari a 195 Nm/litro è la più alta tra i motori benzina della categoria, mentre la coppia massima è di 340Nm già a 1.900 giri: valori da diesel turbocompresso di ultima generazione.
Fabiano Polimeni