Sinopoli ricorda con una funzione religiosa la prof.ssa Pizzichemi

Sinopoli (Reggio Calabria). Era il 20 giugno di otto anni addietro, quando la professoressa Consolata (Tina) Pizzichemi di 47 anni, veniva stroncata da un arresto cardiorespiratorio in un’aula della scuola media. Erano in corso gli esami di licenza media. Originaria di Fossato Jonico ma residente a Reggio Calabria ogni mattina si recava a Sinopoli, dove svolgeva attività di sostegno per gli alunni diversamente abili. Un sacrificio che la docente affrontava con grande professionalità e tanta serenità, per ripagare l’affetto che gli alunni e le famiglie nutrivano per lei.
A distanza di otto anni, la comunità scolastica, dopo averle intitolato l’ufficio di Presidenza dell’istituto comprensivo, ha voluto ricordare la figura della collega, con una funzione religiosa celebrata dal parroco Antonio Fazzolari. La scelta della commemorazione, non è affatto casuale in quanto proprio domenica, la docente avrebbe compiuto 55 anni. All’interno della chiesa parrocchiale, tanta gente oltre ai genitori ed il marito della sfortunata insegnante che, ancora una volta, hanno dimostrato il loro senso di solidarietà umana offrendo una somma di denaro per l’acquisto di materiale didattico per i bambini diversamente abili. A quei bambini cui la loro figlia rivolgeva cure e attenzioni al pari di una madre.
La famiglia Pizzichemi ha espresso, altresì, la volontà di contribuire alle spese per la messa in opera dell’impianto di riscaldamento dell’Oratorio parrocchiale. Un gesto che ha particolarmente commosso don Antonio Fazzolari che nell’omelia aveva tracciato il profilo umano e professionale dell’insegnante. La gratitudine della famiglia della defunta, nasce dal ricordo di quel drammatico giovedì del 20 giugno 2002, quando la gente del posto si strinse attorno al loro dolore, con tanta solidarietà e affetto, vegliando tra l’altro per tutta la notte la salma della brava, affabile e benvoluta professoressa. Anche la vice dirigente scolastica, Rosa Barillà, ha rivolto un doveroso ringraziamento alla famiglia «con la quale, ha sottolineato, non si è mai affievolito il sentimento di stima e di riconoscenza. A Tina grazie per l’amore con cui si è dedicata ad aiutare tanti ragazzi del nostro paese, grazie per i valori che ha trasmesso e di cui nel tempo abbiamo fatto tesoro tutti i colleghi, nel ricordo della sua professionalità e delle sue doti umane».

Antonio Ligato


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