Bagheria. Scoperta evasione fiscale nel settore immobiliare

Bagheria (Palermo). I finanzieri della Compagnia di Bagheria, nell’ambito delle proprie attribuzioni di polizia economica e finanziaria, hanno sviluppato e positivamente portato a conclusione una verifica fiscale nel “delicato” settore delle compravendite immobiliari, notoriamente caratterizzato da rapporti contrattuali originanti forme di evasione fiscale. Nel corso delle investigazioni effettuate, i finanzieri hanno individuato un soggetto proprietario di diverse aree edificabili cedute in permuta ad imprese di costruzioni, dalle quali aveva ricevuto in cambio – a titolo di corrispettivo – più di venti unità immobiliari/appartamenti. All’esito degli accertamenti condotti – una verifica fiscale nei confronti di un contribuente residente a Misilmeri nella sua qualità di privato non imprenditore – è emersa una rilevante discrasia tra il valore attribuito dalle parti ai beni permutati ed il valore risultante dalle perizie di stima operate sui terreni, risultando il valore finale attribuito ai terreni ceduti in permuta significativamente superiore al valore attribuito ai terreni anteriormente alla operazioni di permuta. In particolare, dall’esame dei rogiti notarili è stata acclarata la formalizzazione del diverso valore attributo ai terreni – valore di acquisizione e valore di permuta – nella misura di circa il 40%. Pertanto, la differenza testé evidenziata ha consentito di accertare che il contribuente aveva omesso di indicare nella dichiarazione annuale dei redditi le plusvalenze scaturite dalla cessione a titolo oneroso/permuta delle suddette aree edificabili. Al termine dell’indagine amministrativa eseguita per il periodo d’imposta 2006, sono stati ricostruiti redditi diversi per oltre 650.000 euro, integrando forme di evasione all’imposizione diretta consistenti nella omessa dichiarazione di una plusvalenza derivante dalla permuta di terreni edificabili con unità immobiliari da costruire sugli stessi. Nei confronti del soggetto verificato, è stata inoltrata apposita comunicazione al competente ufficio dell’Agenzia delle Entrate ai fini del recupero delle imposte evase e per l’irrogazione delle connesse sanzioni; nonché, si è proceduto al deferimento del contribuente alla competente Autorità giudiziaria per l’ipotesi di reato di “Dichiarazione infedele”, prevista e punita dall’art. 4 del Decreto Legislativo nr. 74/2000.

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