Siderno (Reggio Calabria). Al termine di una complessa attività investigativa compiuta dagli agenti della Squadra Mobile di Reggio Calabria, dello Sco e del commissariato di Siderno, questa mattina sono stati posti sotto sequestro beni mobili ed immobili riconducibili alla cosca Commisso, di Siderno. Il valore del patrimonio oggetto del provvedimento emesso dalla sezione Misure di prevenzione del Tribunale di Reggio Calabria ammonta ad una cifra superiore ai 200 milioni di euro. L’elenco dei beni comprende appartamenti, appezzamenti di terreno, attività commerciali, fondi fiduciari ed una notevole quantità di denaro. Quella di stamane rappresenta una ulteriore tappa dell’operazione “Il Crimine” che il 16 luglio ha svelato le modalità con cui si concretizzano i corposi interessi economico-criminali della ‘ndrangheta in Lombardia e nel nord Italia. Buona parte dei beni sequestrati rimandano a Giuseppe Commisso, presunto boss 63enne dell’omonimo clan. E’ di sua proprietà la lavanderia “Ape green”, all’interno del centro commerciale “I Portici”, in cui, come emerso nel corso delle indagini condotte nell’ambito dell’operazione “Il Crimine”, si riunivano i vertici dei clan per astringere accordi e concludere affari. Centro commerciale finito anch’esso nel mirino degli investigatori e soggetto al sequestro eseguito oggi. Una fetta consistente del patrimonio riconducibile al clan Commisso è ubicato a Siderno ed in altre località limitrofe della fascia ionica reggina. I dettagli dell’attività portata a compimento all’alba di stamane saranno resi noti nel corso di un incontro con la stampa, fissato per le 11 di oggi.
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