Reggio Calabria. Le primarie di Milano, svoltesi nella data programmata e senza rinvii, stimolano una serie di riflessioni che sottoponiamo agli altri soggetti politici della coalizione di centrosinistra. Innanzitutto, è confermata la validità dello strumento di partecipazione democratica, mediante il quale 67.500 milanesi hanno avuto l’opportunità di scegliere il candidato da opporre all’uscente Letizia Moratti, la cui conferma è invece arrivata con un semplice annuncio di Berlusconi. Questa differenza sostanziale dice che il centrosinistra ha nel suo DNA il coinvolgimento dei militanti, del quale le primarie devono costituire l’elemento portante. La flessione del numero dei votanti rispetto alla precedente consultazione, pari a circa 15.000 unita, non ne inficia più di tanto la portata e la valenza democratiche, in quanto ben diverse sono state le condizioni politiche nelle quali sono state tenute, con un partito democratico che questa volta versava, e versa ancor di più dopo il risultato, in uno stato di grande difficoltà nel rapporto con il proprio elettorato. Quanto al responso finale, è evidente che esso rappresenta l’ulteriore prova che lo schieramento di centrosinistra deve mettere nel cassetto la rincorsa al centro e il moderatismo che ne hanno caratterizzato l’azione politica in questi anni. Giuliano Pisapia, eccellente avvocato che deve la sua notorietà anche alle sue battaglie civili, sociali e politiche, è senz’altro un uomo di sinistra, ma allo stesso tempo è un uomo che può rappresentare le istanze e le esigenze della borghesia illuminata ambrosiana, quella, per intenderci, che ha consentito, insieme agli operai ed ai ceti meno abbienti, alla città di Milano di essere considerata per decenni la capitale morale del nostro paese dando vita ad un modello di società aperta, solidale, tollerante, moderna. La lezione che ne dobbiamo trarre è che anche qua da noi è tempo di mettere da parte tutte le titubanze e i tentennamenti, ed andare rapidamente a fissare una data per le primarie nella nostra città e una data precedente per la presentazione delle candidature. La precedente riunione del tavolo del centrosinistra, d’altra parte, non era stata inconcludente come da qualche parte si è affermato, ma si era chiusa con questo impegno da mettere nero su bianco nell’arco di una settimana, e anzi ci si era lasciati pensando al 12 dicembre come data utile per tenere la consultazione. Ora, che di settimane ne sono passate due, noi di sinistra ecologia e libertà vogliamo lanciare un appello agli altri soggetti del centrosinistra: torniamo al tavolo e andiamo avanti, senza tergiversare ancora. Il partito democratico, senza il quale era illusorio e velleitario pensare di procedere, oggi è tornato all’attività politica con organismi pienamente legittimati. Prenda dunque esso l’iniziativa, magari insieme ai compagni del PDCI che fino ad oggi hanno egregiamente svolto un ruolo attivo in questa vicenda, per riunire ad horas il tavolo del centrosinistra per riprendere il cammino senza buttare a mare il lavoro fin qui svolto e tenendo fermo quanto deciso. noi di SEL, nel salutare con soddisfazione le primarie di Milano per il loro risultato, ma anche perché una volta ancora è stata dimostrata la bontà in se dello strumento, Chiediamo un sussulto di operatività a tutti, anche a quelli che, forse giustamente, si sono chiamati o stanno per chiamarsi fuori in quanto stanchi e sfiduciati. Diamo ai reggini questa grande opportunità di partecipazione democratica, consentiamo alle donne e agli uomini di scegliere in piena consapevolezza i gruppi dirigenti della nostra città, secondo un modello di partecipazione che il presidente di SEL Vendola ha indicato e al quale, a nostro avviso, tutti i soggetti del centrosinistra devono avere il coraggio di aderire, per evitare le decisioni che vengono assunte nel chiuso di poche stanze e da poche persone. diamo al centrosinistra la possibilità di tirarsi fuori dalle secche dell’immobilismo che ancora nel recente passato ha portato a cocenti e dolorose sconfitte.
Il coordinatore provinciale di SEL
Giovanni Nucera