Lamezia Terme (Catanzaro). E’ il 38enne Gianfranco Di Cello l’uomo sospettato di essere l’autore del ferimento di un carabiniere a Lamezia Terme. Il presunto responsabile è stato fermato e sul suo capo pendono ora le accuse di lesioni aggravate, porto e detenzione di arma da fuoco e tentato omicidio. All’origine del ferimento, avvenuto a maggio, vi fu un diverbio sorto mentre il carabiniere si trovava a bordo della propria automobile in compagnia della fidanzata. Di Cello, che non sapeva di aver davanti un carabiniere, intimò al militare di abbandonare il luogo in cui si erano incrociati. Un invito perentorio a cui il carabiniere acconsentì, ma fu costretto a fare marcia indietro dopo un breve tragitto, essendosi immesso in una stradina che non aveva sbocchi. E’ stato in quel momento che Di Cello, imparentato con alcuni esponenti della ‘ndrangheta, ha scaricato sei colpi di pistola all’indirizzo dell’automobile su cui si trovavano i due fidanzati, minacciati anche da un cane dell’uomo fermato oggi. Il carabiniere fu centrato da un proiettile ad una mano e, dopo essere riuscito a fuggire dal luogo dell’agguato, raggiunse con la compagna l’ospedale di Lamezia.
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