Messina. Presentato il programma di recupero delle cappelle in stato di abbandono al Gran Camposanto

Messina. L’Amministrazione ha avviato un programma di vendita all’asta delle prime sette cappelle funerarie abbandonate del Gran Camposanto, che dovranno essere sottoposte agli interventi di restauro da parte di chi se ne aggiudicherà la concessione. A conclusione delle procedure amministrative, che hanno consentito di dichiarare decadute le concessioni cimiteriali di antiche cappelle nel Gran Camposanto, saranno ora pubblicati i bandi di gara per l’affidamento in concessione, mediante asta pubblica, delle cappelle gentilizie abbandonate all’interno del cimitero monumentale. L’iniziativa è stata presentata stamani nel corso di una conferenza stampa tenutasi a palazzo Zanca dal sindaco, on. Giuseppe Buzzanca, presente l’assessore all’edilizia cimiteriale, Elvira Amata, e l’esperto per la pianificazione ed organizzazione dei servizi cimiteriali, ing. Giuseppe Puglisi. Il sindaco Buzzanca ha sottolineato come con l’iniziativa si “raggiunge l’obiettivo non solo di restaurare gli antichi edifici mortuari ma anche quello di restituire, a una parte del Gran Camposanto, l’antico splendore di un tempo”. Nel corso del prossimo anno l’iniziativa prevede il recupero e la vendita di altre 20 cappelle, ed il programma oltre al recupero delle cappelle che versano in stato di degrado attraverso gli interventi degli aggiudicatari delle gare, soddisferà la richiesta di nuove sepolture. Il Cimitero monumentale di via Catania è stato progettato dall’architetto messinese Leone Savoja, e l’esecuzione dell’opera fu deliberata dalla Giunta municipale il 6 novembre 1861. Savoja, collaborato dagli architetti Giacomo Fiore, Gregorio Bottari, Camillo Beccalli, diresse personalmente i lavori, che ebbero inizio il 17 agosto del 1865, utilizzando una collina sita ad ovest della strada per Catania, fuori dal centro abitato. Il Cimitero venne inaugurato il 22 marzo 1872, con la traslazione nei sotterranei del “Famedio o tempio della Fama” (edificato dal Savoja per ricevere le spoglie degli uomini famosi della città) delle ceneri di Giuseppe La Farina, patriota-letterato messinese, propugnatore dell’Unità d’Italia. Il Cimitero Monumentale conserva molte cappelle e monumenti funerari realizzati da artisti messinesi e non, che operarono tra l’800 ed il novecento, e che si ispirarono alle varie correnti artistiche, dal purismo, al liberty, ed al razionalismo. Numerose anche le testimonianze di pregio artistico, che architetti ed ingegneri progettisti di cappelle e monumenti, hanno lasciato.

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