Palermo. Finanziaria, Armao: “Non lasceremo sole le amministrazioni locali”

Palermo. “La situazione finanziaria della Regione non consente ulteriori ritardi: occorre prendere decisioni, anche di forte impatto economico, per riportare ordine nei conti regionali che da troppi anni sono caratterizzati da un deficit strutturale. In quest’opera di risanamento chiediamo la collaborazione anche degli enti locali siciliani per invertire una tendenza che rischia di produrre danni anche nella finanza locale, che altrimenti non sarà più possibile colmare. Con questo intendimento partecipiamo da oggi alla discussione in Commissione regionale bilancio all’Ars, dove si avvia il dibattito sulla legge finanziaria”. Cosi ha detto l’assessore regionale all’Economia, Gaetano Armao, intervenendo al convegno sulla finanza derivata degli enti territoriali, promosso oggi dalla sezione di controllo regionale della Corte dei conti e dalla sezione siciliana dell’associazione magistrati della Corte dei conti. “Di fronte alla riduzione della disponibilità finanziaria della Regione – ha aggiunto Armao – non intendiamo lasciar sole le amministrazioni locali, ma vogliamo accompagnarli in questa necessaria opera di razionalizzazione, attraverso forme di compartecipazione che li aiutino a saper scegliere cosa sostenere prioritariamente e cosa riservare a successivi ed eventuali interventi. In questa assistenza metteremo a disposizione un meccanismo di consulenza in grado di aiutare gli amministratori a compiere le scelte più oculate quando si tratterà di effettuare investimenti in finanza derivata, al fine di impedire il riaccadere di spiacevoli incidenti di percorso con gravi danni per i bilanci dei nostri enti locali”. L’assessore all’Economia si è poi soffermato sul tema delle dismissioni societarie e della valorizzazioni immobiliare degli enti locali. “Di fronte alla situazione di certi enti locali che non hanno finanziamenti sufficienti per gli asili o le biblioteche, perché hanno immobilizzato cospicue disponibilità economiche in partecipazioni azionarie – ha spiegato l’assessore Armao – dobbiamo avviare comportamenti virtuosi. I Comuni, che sono il volto più prossimo dell’amministrazione, quello in grado di generare fiducia e stabilita, devono aiutare a ristabilire sani equilibri in grado di privilegiare innanzitutto i servizi ai cittadini, fino a giungere alla eventuale dismissione di partecipazioni azionarie e patrimoni immobiliari che risultassero in contrasto con la finalità primaria dell’ente locale stesso”. “Le norme contenute nella finanziaria – ha concluso Armao – non intendono essere punitive per alcuno, men che meno per gli enti locali, ma devono necessariamente inserirsi nel cambiamento di rotta imposto a tutte le istituzioni dal federalismo fiscale. Esso richiede a tutti di porsi con le carte in regola, innanzitutto dal punto di vista dei bilanci. Cosi come è già in atto, per esempio, per la sanità siciliana, altrettanto è necessario che accada per gli enti locali. Soltanto in tal modo è poi possibile chiedere innanzitutto allo Stato centrale, il giusto e insostituibile sostegno economico alla attività dei nostri Comuni. Questo è quello che stiamo continuando a fare nella trattativa in corso col Governo nazionale sul federalismo fiscale e i Fas, senza offrire sconti, ma pretendendo ciò che ci spetta”.

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