Reggio Calabria. “Sporcare = zozzone, chisti simu, chi sporca è uno sporcaccione”, queste sono alcune delle frasi scritte su un muro proprio dietro due cassonetti della spazzatura in zona Sbarre Centrali, precisamente in via Verdirame. Sono frasi che racchiudono tanta amarezza ed esasperazione per una situazione che, a detta degli abitanti della zona, si verifica spesso. Il degrado presente è imbarazzante, fuori dai due cassonetti c’è di tutto, dalle buste di spazzatura ai cartoni, dai rami potati ai divani, una vera e propria mini discarica al centro città e a dieci metri da un istituto scolastico delle suore francescane. E’ proprio una suora a commentare quello che si presenta accanto al suo istituto: “E’ una vergogna, fate bene a fare le fotografie, è una settimana che c’è questo scempio”. Parole dure che arrivano proprio da chi è incline al perdono, ma a volte il degrado supera ogni cosa. Analizzando più attentamente la situazione, appare un fatto anomalo, i due cassonetti sono vuoti, quindi sono stati svuotati, ma allora tutta quella spazzatura che ci fa per strada? Probabilmente le responsabilità sono molteplici, sia degli organi di competenza che dei cittadini stessi, i quali, pur vedendo i cassonetti vuoti, lasciano i loro rifiuti a terra.
Un’altra problematica sollevata dagli abitanti della zona, è dovuta al fatto che non sono più presenti i cassonetti per lo smaltimento del cartone. Sbarre è una zona ad alta densità commerciale, quindi lo smaltimento della carta, almeno in quel punto è difficoltoso, alcuni sono stati anche multati per aver gettato i loro cartoni accanto ai cassonetti. “Se ci fossero stati i cassonetti appositi – dicono – ci saremmo risparmiati un verbale molto salato”. E’ vero che, come affermano le scritte sul muro, chi sporca è uno sporcaccione, ma è anche vero che chi imbratta i muri non è da meno.
David Crucitti