Messina. Il 6 dicembre tavolo tecnico per l’avvio di esposizione permanente dedicata al mare e alla navigazione

Messina. Nell’ambito del programma di interventi per la creazione di un museo del mare e della navigazione, è stato convocato il 6 dicembre, un tavolo tecnico per la realizzazione di una esposizione permanente a Forte S. Salvatore. All’incontro che si terrà a palazzo Zanca, indetto dall’assessore alle politiche del mare, Pippo Isgrò, interverranno con il sindaco on. Giuseppe Buzzanca, il comandante del distaccamento Marina militare, CV Santo Giacomo Legrottaglie; il comandante la zona fari, CF Francesco Capparucci; il direttore dell’Arsenale, ing. Gian Francesco Cremonini; il soprintendente ai beni culturali, arch. Salvatore Scuto; la dott.ssa Giovanna Bacci, direttrice del Museo interdisciplinare regionale Maria Accascina di Messina ed il direttore del museo di Forte Cavalli, Vincenzo Caruso. L’obiettivo della riunione è una valutazione degli interventi da attuare per la realizzazione all’interno del restaurato Forte San Salvatore, di una prima esposizione di reperti storici ed artistici, tavole iconografiche riferite al rapporto tra Messina ed il mare, al Porto ed le attività militari e commerciali e l’Arsenale. Un’iniziativa espositiva “in progress”, che grazie anche ai possibili contributi di collezionisti privati, potrebbe raccogliere al suo interno documentazione navale, storie, materiali e ricordi dell’attività sul mare, riscoprendo antiche e nobili tradizioni marinare della città. “Messina – ha ricordato Isgrò – è città di antiche nobili tradizioni marinare, con uno Stretto culla di miti, il suo porto fu al centro delle grandi rotte commerciali. Dal mare, Messina trasse fortuna e prestigio; nelle acque del canale prosperò la pesca ed i fondali peloritani, ionici e tirrenici, celano innumerabili relitti le cui datazioni riguardano un arco cronologico ampissimo.” Il Forte S. Salvatore, s’innalza all’imboccatura del porto, ed è elemento fondamentale delle fortificazioni volute da Carlo V e realizzate dall’ingegnere Antonio Ferramolino da Bergamo a partire dal 1537. Sorge sul sito già occupato da una torre dedicata a S.Anna (1081 ca.), vicino alla quale venne edificato il monastero di S. Salvatore. La struttura del Forte, si compone di una serie di cinte murarie convergenti verso il vero e proprio baluardo centrale di forma semi-cilindrica. I bastioni alloggiavano batterie di artiglieria rivolte verso lo Stretto e verso l’imboccatura del porto. Attualmente si entra nella struttura attraverso una seicentesca porta, sormontata da un’iscrizione in spagnolo riferita ai lavori eseguiti nel 1614 e dallo stemma asburgico, incassato fra due contrafforti che si addossano al vecchio fronte, provvisto di una merlatura per fucilieri di epoca più recente. Al baluardo semicircolare (la polveriera) si accede attraverso un portale bugnato che immette in un salone rettangolare voltato a botte, in fondo al quale è possibile vedere i resti dell’antica torre S. Anna, inglobata nella struttura del Forte. Una scala conduce alle sale superiori e poi ancora alla terrazza, dove sono collocate le casematte con le bocche da fuoco strombate e profilate con pietra calcarea. Sopra questa, si trova un’ulteriore terrazza che ospitava una seconda batteria di cannoni, camminamenti di ronda sui muri perimetrali e sistemi di scolo delle acque piovane. Nel 1934 fu eretta al centro del bastione, sui resti della torre S.Anna, la stele della Madonna della Lettera, ora simbolo della città mentre recenti restauri hanno migliorato lo stato di conservazione della fortezza.

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