Palermo. Duecentomila visitatori in tre anni di vita. Il museo d’arte contemporanea RISO conferma e rilancia. E dopo le mostre internazionali rivolge il suo sguardo agli artisti siciliani, riaffermando la sua funzione di “museo diffuso” sull’intero territorio regionale. “RISO è in prima fila – dice l’assessore regionale ai Beni Culturali e all’Identità siciliana, Sebastiano Missineo – e con questi numeri raggiunge un risultato eccezionale. Guardare all’isola significa riaffermare la nostra identità, ma non rinchiudersi in essa. Sono stato sempre attratto dal termine ‘diffuso’: vuol dire non avere quattro pareti e un soffitto, ma aprirsi al mondo. La cultura è partecipazione e i giovani sono il mezzo con cui guardare al futuro. RISO lo ha capito e questi dati gli danno ragione”. L’assessore Missineo ha presentato oggi, con il direttore di RISO, Sergio Alessandro e con il curatore del progetto culturale, Renato Quaglia i progetti del Museo per il 2011. Si inizia alla fine di quest’anno con ‘PPS – Paesaggio e Popolo della Sicilia, curata da Giovanni Iovane, mostra che si apre il 17 dicembre e raccoglie le opere di ventidue artisti siciliani selezionati all’interno di S.A.C.S. (l’archivio per la valorizzazione degli artisti isolani creato tre anni fa da RISO) che offrono una immagine dell’Isola non convenzionale e soprattutto non deformata dai mezzi di comunicazione di massa. La mostra si chiuderà il 31 marzo per lasciare spazio a maggio a “ETICO F – Cinque movimenti sul paesaggio” a cura di Daniela Bigi, che riunirà i lavori prodotti nel luglio scorso in quattro centri siciliani, durante le residenze di creazione di Massimo Bartolini, Flavio Favelli, Hans Schabus, Marinella Senatore e Zafos Xagoraris. Il terzo progetto sposta l’attenzione sull’isola di Lampedusa e conferma ancor più la vocazione di RISO come “museo diffuso”: a fine giugno “Più a Sud”, progetto di Paola Nicita che ha invitato quattro artisti che pongono al centro della loro indagine l’analisi sociale sullo spostamento. Adel Abdessemed, Francesco Arena, Emanuele Lo Cascio, Sislej Xhafa realizzeranno le loro opere a Lampedusa, dando vita a progetti “site specific”. “La vera scommessa di RISO è stata quella del pubblico: i 200.000 visitatori del triennio gli hanno fatto guadagnare primo posto come numero di ingressi tra i siti siciliani – spiega il direttore di RISO, Sergio Alessandro – siamo anche i primi a presentare un progetto complessivo per il prossimo anno”. RISO ha anche presentato alcuni progetti POR che puntano al potenziamento della struttura e delle attività già avviate. “In un momento difficile come quello che sta attraversando l’Italia – interviene Renato Quaglia, curatore del progetto culturale del Museo – RISO e’ un presidio per costruire cultura. La mostra attualmente in corso Others è stata la prova generale, ma questi nuovi progetti ci permettono di guardare oltre”. RISO fino al 28 novembre ospita Others, mostra che ha portato a Palermo e Catania una selezione di opere dalle Biennali di Istanbul, Marrakech e Atene.
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