Carini (Palermo). Tanti, troppi episodi di cronaca più o meno recenti hanno visto quali protagonisti bambini e ragazzi spesso non vittime o comparse ma attori. Quello di seguito riportato è solo l’ultimo tra gli episodi di cronaca i fatti risalgono a domenica notte quando una baby gang composta da quattro giovani minorenni incensurati è stata sorpresa con la refurtiva mentre tentavano di scappare dall’Istituto scolastico Renato Guttuso di Carini. I quattro erano entrati scavalcando il muro di recinzione della scuola e portandosi nell’edificio attraverso una finestra posta al piano inferiore. Ad accorgersi degli “intrusi’” sono stati i Carabinieri della Compagnia Carini che, nel corso di un servizio di controllo del territorio, vigilando in modo particolare in questi ultimi tempi gli edifici scolastici, hanno notato la presenza di quattro individui che uscivano in maniera guardinga e con alcuni pacchi in mano dalla struttura scolastica. Colti di sorpresa, alla vista dei militari, i quattro giovani malfattori hanno tentato di darsi alla fuga, cercando di far perdere le proprie tracce scavalcando una recinzione posta sul retro della scuola. Tuttavia, i baby furfanti, dopo aver gettato la refurtiva a terra, sono stati bloccati dopo pochi metri da una pattuglia che si era appostata di proposito sul retro della scuola. Sono stati così recuperati 3 personal computer portatili, di notevole valore economico, ancora imballati nella loro originale confezione. Condotti in caserma per poter essere identificati, ed avvisati i rispettivi genitori, i militari della Compagnia di Carini, hanno proceduto all’arresto in flagranza di reato di un 15enne di Carini, e segnalato alla competente autorità giudiziaria due 13enni ed un 11enne, tutti di Carini, che per legge non sono imputabili poiché minori di anni 14, per aver commesso il reato di furto aggravato in concorso. L’arrestato, dopo il giudizio di convalida, è stato sottoposto al rispetto di alcune prescrizioni quali permanere in casa nell’arco notturno e non frequentare persone pregiudicate.
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