Catanzaro. Il presidente del Consiglio Francesco Passafaro ha confermato, in una dichiarazione, la sua adesione al Gruppo Misto, decisione che formalizzerà domani in apertura dei lavori dell’Assemblea. “La carica istituzionale che rivesto dal 2006 per volontà di 39 consiglieri comunali su 40 impone trasparenza nei comportamenti e chiarezza nelle motivazioni. Confermo formalmente la mia decisione di confluire nel gruppo misto e di lasciare il gruppo del Partito Democratico formatosi nel 2008 con l’adesione di consiglieri eletti nei DS, nella Margherita e nei Socialisti per l’Ulivo. Il partito nel quale sono stato eletto nel 2006, la Margherita appunto, non esiste più. Ho parlato di decisione sofferta, ma meditata. Nei quasi cinque anni in cui ho avuto l’alto onore di presiedere il Consiglio Comunale ho potuto verificare lo scarto esistente tra le dichiarazioni programmatiche del sindaco Olivo e le realizzazioni pratiche. La crescente rissosità nel maggiore partito di maggioranza, il PD, ha impedito all’onorevole Olivo di dispiegare la sua impostazione riformista, riducendo la sua azione di governo. E di questo mi rammarico considerato che la Città ha perso l’occasione di sfruttare appieno l’esperienza e il carisma di una figura di così grande spessore politico e morale, formatasi e ispiratosi alla scuola dei grandi padri del Socialismo quali Lombardi, De Martino e Mancini. L’assenza totale di regia politica e di democrazia interna nel PD, soprattutto nel lungo periodo in cui il partito è stato egemonizzato da gruppi di potere, ha determinato una progressiva fuga di consiglieri, tanto che l’originario gruppo di 18 si è ridotto ad appena 9 componenti. La Presidenza del Consiglio comunale, che pure non aveva questo compito, né poteva averlo per la natura superpartes del suo mandato, ha contribuito anche nei momenti più difficili e tesi a mantenere dritta la barra del timone, evitando strappi istituzionali, anche in occasione delle dimissioni presentate dal sindaco e poi ritirate. Questo atteggiamento responsabile non è stato evidentemente gradito a quei settori del PD e della maggioranza che speravano nella caduta del sindaco Olivo per aprire nuovi scenari nella politica cittadina oppure intendevano condizionare il sindaco Olivo al punto da imporgli scelte assessorili o per altre postazioni. La scomparsa della politica reale dall’agenda del PD mi ha portato lentamente a maturare la decisione che ho annunciato, nella consapevolezza che Catanzaro ha bisogno di una vera svolta e non più di giochi di potere e politiche egoistiche. Il passaggio al gruppo misto di un presidente del Consiglio comunale eletto all’unanimità (un solo astenuto) non ha alcuna rilevanza politica, ma rimetterò il mio mandato all’Assemblea, qualora, quest’ultima ritenga di poter individuare una figura che possa rappresentare meglio del sottoscritto l’unità del Civico consesso, o che sia in grado di raccogliere un vasto consenso”.
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