Messina. Brillante operazione della Squadra Mobile che arresta sei persone nella flagranza del reato di furto ai danni di una gioielleria ubicata in via Giordano Bruno, nei pressi della centralissima Piazza Cairoli di Messina. Gli arrestati sono: Francesco Alleruzzo di 55 anni, Alberto Alleruzzo di 29 anni figlio di Francesco, Pietro Ruggeri di 50 anni, Candeloro Ficarra di 41 anni, Giuseppe Coco di 34 anni, Junio Miracola di 33 anni, tutti nati e residenti a Messina L’arresto è stato effettuato alle ore 04.20 del 28.11.2010, in via del Vespro, all’interno di un locale nella disponibilità di Francesco Alleruzzo, dove i sei stavano spartendosi la refurtiva del furto appena consumato ai danni della gioielleria. Particolarmente interessanti sono state le fasi investigative che hanno consentito di giungere all’arresto dei 6 arrestati. Difatti, una pattuglia della Squadra Mobile, impegnata in servizio di prevenzione e repressione di reati contro il patrimonio, transitando intorno alla mezzanotte in via del Vespro, notava che il locale commerciale di Alleruzzo presentava le serrande semichiuse. Ciò ha insospettito i poliziotti che hanno deciso di appostarsi nei pressi. L’attesa è durata ben poco, difatti, dopo alcuni minuti sopraggiungevano quattro persone a bordo di una Fiat Punto nera, alla cui guida vi era il Ruggeri. I quattro, dopo essere scesi dal mezzo, entravano all’interno del negozio. Dopo circa ventina di minuti, dal locale uscivano ben 6 persone le quali prendevano posto sulla Fiat Punto e su una Mercedes guidata dal Ficarra. I due veicoli venivano seguiti a debita distanza e così, veniva notato che i sospetti, dopo aver effettuato alcuni giri con brevi soste nella zona limitrofa a piazza Cairoli, soprattutto nel lato mare della piazza, si fermavano una dietro l’altra in via Giordano Bruno, nel tratto compreso tra la piazza Cairoli e la via Tommaso Cannizzaro. Gli occupanti scendevano dalle autovetture e due di essi, che successivamente verranno individuati come Giuseppe Coco e Junio Miracola, entravano in un portone del palazzo dove è ubicata la gioielleria. Gli altri componenti del sodalizio criminale invece prelevavano degli attrezzi dal cofano dei mezzi e li consegnavano al Coco e al Miracola. Subito dopo, i quattro risalivano in macchina e si allontanavano in direzione della Stazione Ferroviaria. I poliziotti, chiamati i rinforzi, decidevano di proseguire nell’attività di appostamento tenendo d’occhio, con molta circospezione, sia il portone dello stabile dove è ubicata la gioielleria, sia l’edificio dal quale sono partiti i 6 sospetti. Durante l’appostamento si appurava che le due autovetture transitavano più volte dinanzi la gioielleria, effettuando un servizio di vigilanza dinamica, in luogo del classico sistema del palo. Intorno alle ore 03.30 le due macchine si fermavano nuovamente dinanzi al portone di via Giordano Bruno, da dove uscivano Coco Giuseppe e Miracola Junio. I due, con l’aiuto degli altri quattro complici, caricavano velocemente degli involucri e delle buste di plastica all’interno dei cofani posteriori di tutti e due gli automezzi. Essi salivano a bordo e partivano alla volta di via del Vespro. Qui giunti aprivano nuovamente il cofano delle autovetture, prelevavano quanto caricato prima ed entravano nuovamente all’interno del locale dove erano stati visti precedentemente. I poliziotti, dopo avere effettuato un sopralluogo, decidevano di presidiare tutte le uscite dell’edificio e di fare irruzione nel locale ove venivano trovati i 6 sospetti mentre erano intenti a spartirsi la refurtiva che veniva interamente recuperata. Per loro sono scattate le manette per furto aggravato. Un immediato sopralluogo nell’edificio delle gioielleria ha consentito di appurare, difatti, che la stessa era stata ripulita dai malviventi di tutti gli oggetti preziosi contenuti negli espositori e nelle vetrine, mentre i ladri non sono stati in grado di forzare la cassaforte dove erano custoditi altri gioielli. La refurtiva aveva un valore commerciale pari a circa 30.000 euro ed è stata restituita al gioielliere. Le perquisizioni effettuate sulle due autovetture e nelle abitazioni degli arrestati hanno consentito di recuperare altra refurtiva e numerosi arnesi da scasso tra cui anche martelli pneumatici e bombole per fiamma ossidrica. In particolare, nell’abitazione di Ficarra e di Ruggeri sono stati rinvenuti e sequestrati altri gioielli, probabile provento di precedenti furti. Nell’abitazione di Miracola è stata sequestrata la somma di denaro contante pari a 2.500 euro mentre gli arnesi da scasso sono stati ritrovati, nelle due autovetture di Ruggeri e Ficarra e nell’abitazione di Miracola.