Messina. Polo culturale e museo archeologico, Previti: “Necessario un sito unico di proprietà regionale”

Messina. “Il costo complessivo annuo della locazione degli uffici della Sovrintendenza di Viale Boccetta, (325.000 euro annui), della Biblioteca Regionale di Via I Settembre ( 73.680 euro annui) e del deposito della Biblioteca di S. Agata(circa 60.000 euro annui) si aggira attorno a 460.000 euro”. E’ quanto dichiara in una nota il presidente del Consiglio comunale, Giuseppe Previti, in una nota nella quale evidenzia “la necessità di trovare un sito unico di proprietà regionale, dove poter allocare tali uffici, al fine di far risparmiare i contribuenti siciliani. Una necessità non solo per il particolare momento di crisi economica, ma perché, sempre e comunque, è più vantaggioso economicamente ed eticamente più corretto rispetto ad una locazione infinita. E questo principio deve valere per tutti gli enti pubblici. Ciò premesso, – dice Previti – un sito di proprietà regionale (di competenza ASP) che ha potenzialmente tutte le caratteristiche per poter accogliere gli uffici di cui sopra è rappresentato certamente dall’ex Ospedale Margherita, che logisticamente assume una posizione privilegiata essendo adiacente al Museo interdisciplinare regionale Maria Accascina di Messina, ipotizzando così un polo culturale di tutto rilievo. Abbiamo già raccolto, su questa idea, la condivisione dei soggetti Istituzionali direttamente interessati (Soprintendente, ASPME, Regione). Ma sullo stesso sito, raccogliendo l’esigenza che da molto tempo ampi settori della nostra società richiedono, non ultimo quello di autorevoli operatori ed esperti di archeologia, e rilanciato anche dalla stampa cittadina, potrebbe trovare ospitalità il nostro Museo Archeologico. Non solo avrebbero visibilità i vari reperti – di tante campagne di scavo – conservati nei depositi della Soprintendenza, ma potrebbero ritornare a Messina – come è giusto che sia – tutti quelli custoditi al Museo Paolo Orsi di Siracusa, frutto di innumerevoli scavi avviati in città dall’800 in poi e riferiti ad epoche diverse, sin dalle nostre origini. L’ipotesi di questo “Unicum Culturale” non è solo auspicabile ma vanno avviate ed esperite da subito, tutti i percorsi che conducano celermente alla sua realizzazione. Non solo, riteniamo che in uno dei padiglioni dell’ex Ospedale, possa trovare sede anche il Commissariato di Polizia in atto allocato in uno stabile dell’ex Case Albergo, rappresentando – conclude Previti – tra l’altro, un valido deterrente per i malintenzionati e un baluardo a difesa del nascente Polo Culturale e ……. della Legalità.

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