Reggio Calabria. «Provo grande rabbia per quanto è successo nella nostra Università che pensavamo, e pensiamo, sia un baluardo contro la ‘ndrangheta e contro qualsiasi fenomeno degenerativo e criminale». Ha esordito così il rettore dell’Università Mediterranea di Reggio Calabria, Massimo Giovannini, che ha convocato una conferenza stampa presso il rettorato di Via Diana per chiarire le posizioni dell’Ateneo in merito alla bufera che ha investito la facoltà di Architettura sulle presunte infiltrazioni mafiose e sulle presunte collusioni tra la cosca Pelle di San Luca e alcuni docenti, personale tecnico-amministrativo e studenti. Oltre al Rettore Giovanni hanno incontrato i giornalisti, tra gli altri, il pro rettore Francesco Manganaro, la preside di Architettura Francesca Fatta e il direttore amministrativo Antonino Romeo.
Nelle scorse settimane la DDA di Reggio Calabria ha inviato undici avvisi di garanzia per presunte irregolarità su esami e test d’ingresso alla facoltà di Architettura, nonché su alcuni presunti “esami facili” sostenuti da Antonio Pelle. E le indagini, infatti, vedono come protagonista principale il 24enne originario di San Luca. Antonio Pelle è stato fermato il 22 aprile scorso nell’ambito dell’operazione dei Carabinieri del Comando Provinciale reggino denominata “Reale”, nella quale furono coinvolti altri componenti della famiglia Pelle, nonché presunti affiliati alle cosche Ficara-Latella di Reggio Calabria. Oltre al giovane della famiglia del piccolo centro aspromontano, sono coinvolti nelle indagini del Ros, 2 docenti, 2 dipendenti dell’area tecnico-amministrativa e 7 studenti. Antonio Pelle ha sostenuto, e superato, 9 esami in 41 giorni; meriti raggiunti, secondo gli investigatori, non per lo sforzo didattico profuso, ma per “favori” e “regalini” avuti grazie al suo cognome.
Ad intervenire proprio sulla carriera studentesca di Antonio Pelle è stata la preside della facoltà di architettura Francesca Fatta. «I risultati sembrerebbero frutto di un meccanismo coerente con uno studente impegnato nello studio – ha sottolineato la preside – il ragazzo era sempre presente a lezione, sempre considerata la bontà dell’operato dei professori presenti in aula a cui spetta il controllo delle presenze, tanto che – ha aggiunto – tutto potevamo immaginare eccetto che non ci fosse». Sul fronte della presenza in facoltà, quindi, Pelle sarebbe uno studente modello.
Il rettore Giovannini ha parlato successivamente, secondo lui quello di cui si tratta non è la punta di un iceberg, ma solo di “piccola rete di connivenze”, a fronte di una popolazione universitaria di undicimila e cinquecento studenti che frequentano la Mediterranea. «Abbiamo messo a disposizione della magistratura tutte le carte», ha sottolineato il rettore «e auspichiamo che i coinvolti possano dimostrare la loro estraneità».
In conferenza stampa sono state esposte anche le decisioni adottate dal Senato accademico; riguardano la nomina di una Commissione interna che, entro il 10 gennaio del prossimo anno, dovrà accertare eventuali singole responsabilità sui test e sugli esami oggetto dell’indagine della magistratura. Tale organismo analizzerà, inoltre, un campione significativo di esami sostenuti da studenti non solo della facoltà di architettura, ma anche dalle altre facoltà della Mediterranea. Nei confronti del personale tecnico amministrativo è stata avviata, con le contestazioni d’addebito, la procedura prevista dalla legge che impone agli interessati di produrre, anche con l’ausilio delle organizzazioni sindacali, memorie a difesa del loro comportamento. Rispetto alla posizione dei due docenti, il rettore, dopo aver valutato le risultanze del lavoro della Commissione, deciderà se applicare la censura, oppure, soprattutto nel caso in cui dovessero emergere pesanti responsabilità, inviare gli atti al Cun, organismo nazionale a cui spetta la valutazione sui comportamenti etici dei docenti. «Al momento non sono in corso esami», ha precisato poi Massimo Giovannini in riferimento al fatto che, in attesa delle procedure disciplinari, i docenti coinvolti continueranno a svolgere attività all’interno delle aule della Mediterranea.
Il prof. Massimo Giovannini ha anche reso noto che il bilancio annuale dell’Università sarà accompagnato dal bilancio etico e che, analogamente con quanto sta già avvenendo in via sperimentale presso la facoltà di Agraria, in tutto l’Ateneo verrà introdotta, compatibilmente con le risorse economiche, la verbalizzazione elettronica degli esami.
Angela Panzera