Palermo. I finanzieri del gruppo Palermo, nel corso di una vasta ed articolata attività di polizia giudiziaria delegata dalla locale Procura e coordinata dal sostituto Procuratore della Repubblica d.ssa Amelia Luise, ha individuato un complesso meccanismo di truffa posto in essere dai vertici societari di una cooperativa edilizia con sede legale a Villabate (Pa), in danno della maggior parte dei soci della stessa.
In sintesi, alcuni componenti dell’organo direttivo, hanno posto in essere la truffa in 2 fasi consecutive, dapprima utilizzando false deleghe per la partecipazione alle assemblee societarie e successivamente, ottenuta la maggioranza tramite le suddette deleghe fasulle, hanno deliberato l’acquisto di un terreno adiacente al complesso residenziale di pertinenza della cooperativa.
Al fine di convincere i soci hanno, inoltre, esposto a questi ultimi inesistenti clausole imposte dalla banca che doveva erogare il mutuo, distraendo, poi, parte delle unità del complesso residenziale, a proprio favore o a terzi. infatti, il terreno acquistato ingannando i soci, su cui insisteva un fabbricato rurale fatiscente, opportunamente ristrutturato e riconvertito in una villa unifamiliare con piscina, è stato fraudolentemente assegnato al segretario della cooperativa.
E’ stato accertato che i denunciati, ottenuto il mutuo ipotecario, hanno condotto in appalto i lavori di completamento dell’intero complesso residenziale ad una impresa di costruzioni di fatto gestita da uno degli associati mediante un prestanome, distraendo, a costruzione ultimata, parte del patrimonio immobiliare della cooperativa a favore della società costruttrice quale corrispettivo di lavori appaltati ed in parte non eseguiti.
A conclusione delle predette indagini, i Finanzieri hanno segnalato all’autorità giudiziaria delegante 10 persone, responsabili, a vario titolo, dell’ipotesi delittuosa di associazione per delinquere finalizzata alla truffa aggravata e falso.
I gravi indizi di reato riscontrati dalla Guardia di Finanza di Palermo hanno consentito ai Finanzieri di richiedere all’autorità giudiziaria l’emissione di apposito provvedimento di adozione di misura cautelare reale in pregiudizio di alcuni indagati e di una società a loro riconducibile, oltre che nei confronti della cooperativa stessa.
Il competente giudice per le indagini preliminari, accogliendo le richieste dei Finanzieri, ha emesso un decreto di sequestro preventivo su beni per un valore di circa 3.000.000 di euro.
I beni sequestrati alla cooperativa e agli indagati sono in totale 19 unità immobiliari, tutte situate una zona litoranea del comune di Palermo: 2 ville, 5 appartamenti, 4 terreni e 8 lastrici solari edificabili.
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