Ragusa. Finanziaria, Chinnici: “Comuni non sono centri di sperpero”

Ragusa. “I Comuni non sono centri di sperpero, anche se bisogna amministrare con rigore. I sindaci, oggi, fanno i salti mortali per mantenere i servizi essenziali. Il compito di ciascuno di noi è quello di lavorare tutti per fare crescere questa terra. Noi abbiamo una sorta di dovere morale nei confronti di chi ci ha preceduto. Questa è una terra bellissima che ha bisogno di occasioni di sviluppo per avere opportunità che non ci sono state fino a ora”. Lo ha detto l’assessore regionale per le Autonomie locali e la Funzione pubblica, Caterina Chinnici, aprendo, nella sala consiliare del Comune di Ragusa, l’incontro con i 12 sindaci della provincia iblea sui temi del trasferimento delle risorse regionali agli enti locali. Quella di Ragusa è la quinta tappa (dopo Enna, Caltanissetta, Palermo e Agrigento) della serie di incontri che l’assessore Chinnici ha programmato con i sindaci dei 390 comuni siciliani. Ad accogliere l’assessore Chinnici, il sindaco di Ragusa, Nello Dipasquale, e il presidente della prima commissione legislativa “Affari istituzionali” dell’Assemblea regionale siciliana, Riccardo Minardo. “Avrei preferito – ha continuato l’assessore – andare comune per comune, ma ragioni di tempo non lo consentono e quindi abbiamo scelto di fare gli incontri su base provinciale. Voglio essere un riferimento per le amministrazioni comunali e sono qui per ascoltarvi e confrontarmi con voi sulle norme previste nel disegno di legge sulla stabilita’ regionale. Stiamo già lavorando a ripristinare la dotazione del Fondo per le autonomie e, in ogni caso, a misure compensative delle riduzioni annunciate”. In realtà già qualche correttivo c’è stato, infatti rispetto alla prima stesura del DDL è stato inserito un fondo di 200 milioni di euro destinato agli investimenti. “E’ certo – ha spiegato l’assessore Chinnici, parlando ai sindaci del ragusano- che l’economia dei Comuni non si potrà più basare solamente sui trasferimenti delle risorse dalla Regione e dallo Stato, ma è necessario l’autofinanziamento, anche attraverso il contrasto all’evasione, la prevenzione dell’elusione e la riscossione delle entrate tributarie di loro spettanza”. L’assessore ha illustrato anche le modifiche che potranno essere inserite nel disegno di legge sulla stabilita’ regionale. Si parte dalla revisione e attualizzazione, all’interno del Fondo per le autonomie, del “sistema delle riserve”, destinato a finanziare pochi comuni, liberando risorse da ridistribuire alla generalità degli enti locali. “Chiaramente – ha precisato la Chinnici – non può essere messa in discussione la riserva che riguarda Ragusa Ibla”. Allo studio anche l’istituzione di un Fondo per la progettualità che consenta ai Comuni più piccoli di partecipare a progetti di sviluppo socio-economico del proprio territorio, attirando cosi’ risorse anche extraregionali, come quelle previste dai bandi finanziati dall’Unione europea. Altra ipotesi allo studio è quella del Fondo di sostegno per supportare i Comuni che dimostrino concretamente, attraverso la presentazione di un piano di riequilibrio, approvato dalla Regione, di avere intrapreso un percorso di risanamento strutturale stabile del bilancio.

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