Fondachello Valdina. Arrestato dai Carabinieri per trasporto illegale di rifiuti pericolosi

Fondachello Valdina (Messina). In relazione a recenti direttive del Comando Provinciale Carabinieri di Messina, i Carabinieri della Compagnia di Milazzo hanno effettuato, nel territorio di competenza, dei servizi straordinari per la prevenzione e per il contrasto dei reati di natura ambientale.
In tale contesto, nel pomeriggio di ieri, i Carabinieri della Stazione di Fondachello Valdina, hanno tratto in arresto Marinel Ciurar, di 49 anni, nato in Romania e residente a Barcellona Pozzo di Gotto, ambulante. L’uomo è stato sorpreso dai militari operanti, mentre trasportava, a bordo di un autocarro, privo di autorizzazione, rifiuti speciali consistenti in fusti contenenti olio esausto, rifiuti domestici ingombranti, parti meccanica di autoveicoli e materiale ferroso di risulta.
Il mezzo ed il materiale trasportato sono stati sottoposti a sequestro. Stante la flagranza di reato, Marinel Ciurar è stato tratto in arresto per attività di raccolta e trasporto di rifiuti speciali pericolosi e non, in assenza di autorizzazione e miscelazione di rifiuti pericolosi e non pericolosi.
Dopo le formalità di rito, su disposizione del Magistrato, il prevenuto è stato trattenuto in camera di sicurezza in attesa del rito direttissimo.
In proposito, come già più volte richiamato, con il Decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 9 luglio 2010 è stato dichiarato fino al 31 dicembre 2012 lo stato di emergenza per lo smaltimento dei rifiuti urbani nel territorio della Regione Siciliana.
La dichiarazione del citato stato di emergenza permette l’applicazione in Sicilia della più grave disciplina sanzionatoria prevista dal D.L. 172/2008 convertito in Legge 210/2008, riguardante misure straordinarie per fronteggiare l’emergenza nel settore dello smaltimento dei rifiuti ed in passato già applicata nella Regione Campania.
Nella circostanza, come detto, la vigente normativa, anche per il semplice trasporto non autorizzato prevede che “chiunque effettua una attività di raccolta, trasporto, recupero, smaltimento, commercio ed intermediazione di rifiuti in mancanza dell’autorizzazione, iscrizione o comunicazione prescritte dalla normativa vigente è punito:
– con la pena della reclusione da sei mesi a quattro anni, nonché con la multa da diecimila euro a trentamila euro se si tratta di rifiuti non pericolosi;
– con la pena della reclusione da uno a sei anni e con la multa da quindicimila euro a cinquantamila euro se si tratta di rifiuti pericolosi”.
I controlli da parte dei Carabinieri, in applicazione della richiamata normativa, continuano pressanti su tutto il territorio della provincia.

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