Reggio Calabria. È giunto alla quindicesima edizione il Premio la Zagara, organizzato dal Centro Studi Accademia Internazionale Leopardiana. Premio longevo, dedicato non solo alla letteratura, ma anche ad altre arti: la scultura, la pittura, la grafica. Questo pomeriggio, in una delle confortevoli sale dell’èHotel, il presidente e fondatore del Centro Studi, Demetrio Lombardo, coadiuvato dalla vicepresidente del premio Antonia Lombardo e da una delle giurate, ha consegnato i premi ai vincitori delle varie sezioni. Prima del “La Zagara”, sono stati però assegnati altri riconoscimenti: il premio “Scilla e Cariddi” a Umberto Sabatini con l’opera “Aspromonte”, poesia che elogia la terra che ha ospitato negli ultimi quarant’anni l’autore partenopeo di nascita, e il premio “Scilla e Cariddi” sezione Giovani ad Antonio Iacona, poeta catanese. È stata poi la volta del premio “San Giorgio” alla carriera, aggiudicato dal padovano Roberto Bigotto, già vincitore quest’anno di altri premi. Il “San Giorgio” è un premio molto ambito, poiché permette al vincitore di diventare Senatore Accademico Leopardiano. Il pomeriggio è trascorso piacevolmente, con i vincitori hanno posato per le foto di rito con la targa premio, oltre a leggere le poesie. Non mancano dei momenti comici e di ilarità, regalati dalla simpatia di alcuni artisti, che fanno il paio con momenti molto toccanti. Parecchio commossa infatti è l’autrice, e commovente è l’ascolto, della poesia “La mia vecchia dimora”, che la signora Morabito, vincitrice del Premio della Critica, dedica alla sua casa, ai suoi ricordi, agli affetti più importanti della sua vita. Molto toccante anche “L’amica di mia moglie”, di Santo Consoli, nella quale il poeta si identifica con un suo caro amico che ha perso la moglie e scrive per lei una poesia. Dopo il Premio alla Cultura Giovanni Paolo II, assegnato, tra gli altri, a Piergiorgio Rota, Roberta Bagnoli, Pina Polcari, Angela Aprile, Antonio Iacona. Il Premio Alvaro è andato, invece, a Mariastella Varannisi. A chiusura, ecco il Premio la Zagara, dove nella sezione poesia primeggia – con la delicata e raffinata “Solitudine di fanciullo” (a Francesco) – alla poetessa Mirella Putortì. È stato un pomeriggio all’insegna della cultura, della poesia, ma soprattutto dell’umanità e dei sentimenti degli artisti che hanno allietato la sala dell’èHotel. Il prossimo appuntamento, dell’Accademia Internazionale Leopardiana, sarà il primo maggio, con l’assegnazione del Premio Cittadella, che consisterà nell’offerta di un soggiorno della durata di una settimana, a Reggio Calabria, a un’artista particolarmente distintosi.
Raffaele Putortì