Catania. Nella serata di ieri, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale Soccorso Pubblico è giunta in Via Martino Cilestri dove era stato segnalato un furto in abitazione. Sul posto sono state fatte convergere più Volanti per chiudere un’eventuale fuga ai malviventi. Tre donne di nazionalità straniera, successivamente identificate per L.D. di 28 anni, A.D. di 18 anni, e S.N. di 38 anni, dopo aver tentato di forzare la porta d’ingresso di un appartamento, si sono allontanate appiedate per le vie limitrofe. La vittima ha riferito che mentre si trovava all’interno del proprio appartamento ha udito dei rumori provenienti dalla porta d’ingresso e, nella circostanza, ha sorpreso sull’uscio della porta tre donne, delle quali ha fornito dettagliate descrizioni, che si davano a precipitosa fuga. Subito dopo le donne sono state bloccate dalle Volanti in Via Umberto e riconosciute dalla stessa vittima quali autrici del tentato furto.
Da accertamenti effettuati, è emerso che S.N. risulta essere sottoposta agli arresti domiciliari presso il campo nomadi di Palermo e pertanto le è stata contestata anche l’evasione dagli arresti domiciliari. A carico della L.D. è emerso un provvedimento di esecuzione di pene concorrenti, emesso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siracusa, con il quale veniva stabilito che la stessa doveva scontare la pena complessiva di 10 anni e un mese di reclusione; 7 mesi e 8 giorni di arresto per vari furti aggravati commessi in precedenza.
Per quanto sopra le tre donne sono state tratte in arresto, mentre la S.N., su disposizione dell’autorità giudiziaria è stata momentaneamente accompagnata presso una Casa Famiglia in quanto al momento del rintraccio portava con sé la figlia di appena due mesi.