Reggio Calabria, cuore del Mediterraneo. Teatro Cilea, cuore culturale della città. Non è casuale che proprio qui si svolga la prima conferenza regionale “La globalizzazione nel Mediterraneo”. A quindici anni dalla Dichiarazione di Barcellona (1995), che lanciava il partenariato euro-mediterraneo, e preso atto del suo parziale fallimento, si ribadisce l’importanza di rendere concretamente attivo l’interscambio economico-commerciale tra le due rive del Mediterraneo.
Modera, questa due giorni di lavori (la seconda sessione sarà domani alle 9:15 al Teatro Cilea) il giornalista Attilio Romita, che dà subito la parola al governatore della regione Calabria Giuseppe Scopelliti. Il governatore prontamente dichiara che la Calabria intende porsi come baricentro del nuovo scenario mediterraneo e che ha dimostrato concretamente questa volontà con l’istituzione di un assessorato ad hoc, Politiche euro-mediterranee-internazionalizzazione (presieduto dall’On. Fabrizio Capua) e di importanti strumenti operativi. Secondo Scopelliti è fondamentale, al fine di rafforzare i rapporti tra le varie aree, quelle del Mediterraneo europeo e quelle del Mediterraneo del Sud, istituire delle nuove e importanti partnership. La Calabria deve diventare un interlocutore privilegiato dei paesi del Mediterraneo africano e mediorientale. Il governatore ricorda poi il ruolo che sta avendo il Ministero degli Affari Esteri nel sostenere strenuamente la Calabria nei suoi importanti propositi e conclude dichiarando quanto sia necessario, anche per raggiungere questi risultati nello scacchiere internazionale, la lotta alla criminalità organizzata.
Tocca poi al sindaco Giuseppe Raffa fare gli onori di casa. Raffa dichiara che per l’ottenimento di questi risultati sia indispensabile il contributo di tutti ed attuare due potenziamenti: quello del porto di Gioia Tauro, fondamentale per poter reggere la concorrenza con le altre aree portuali mediterranee e quello delle infrastrutture trasportistiche.
Tocca poi all’assessore Capua, il cui intervento mira a porre una riflessione sugli effetti della globalizzazione nell’area del Mediterraneo. Fenomeno che da un lato ha avvicinato, ma dall’altro ha soprattutto accentuato le disparità tra i paesi del Nord e quelli del Sud del Mediterraneo. L’assessore non nasconde la preoccupazione per il crescente interesse economico e commerciale dei paesi emergenti (paesi del sud-est asiatico, Brasile) nel Maghreb, e sostiene l’importanza della costituzione di partenariati territoriali per poter essere gli interlocutori privilegiati in questa area. E ciò si può fare anche attraverso due nuovi importanti strumenti: lo Sportello Sprint (del programma “Calabria Internazionale”), sportello regionale per l’internazionalizzazione, che mira a creare strumenti integrati per migliorare le capacità di internazionalizzazione delle PMI. Lo sportello favorisce il trasferimento di conoscenze tecniche e specialistiche e valorizzando le produzioni calabresi. E InvestinCalabria, che si propone di favorire la localizzazione in Calabria di capitali, investimenti, flussi di consumo provenienti dall’estero, in grado di dare un contributo allo sviluppo regionale.
Ed ecco la volta del sottosegretario agli Esteri, Vincenzo Scotti, che elogia il coraggio e la lungimiranza della politica calabrese, e dichiara che l’ottenimento degli obiettivi sarà veicolato dalla capacità di fare sistema, di creare una sinergia tra i diversi livelli di governo per essere il più possibile efficaci e competitivi. Scotti sostiene l’importanza di cogliere il cambiamento dello scenario internazionale, di capire quanto siano importanti gli investimenti nei e coi paesi emergenti e di essere in grado di mettere gli imprenditori nostrani nelle condizioni di avere più spazi di investimento. E si fa ambasciatore di un messaggio da parte del ministro Frattini, che dichiara che il ministero sosterrà la Calabria con tutta la sua forza in questo suo ruolo baricentrico nel Mediterraneo.
Dopo questo intervento comincia la tavola rotonda, a cui intervengono Giovanni Ottati, presidente Assafriaca & Mediterraneo-Confindustria; Paolo Zegna, vice presidente per l’Internazionalizzazione-Confindustria (in collegamento telefonico); Fabrizio Guelpa, dell’Intesa San Paolo, che spiega quanto sia preoccupante l’attuale scarso volume degli investimenti esteri delle piccole imprese; Giovanni Gargasole, della Banca Ubae; Fortunato Roberto Salerno della Unioncamere Calabria e Fouad Abdullhadi, portavoce del ministro libanese e presidente dell’Unioncamere araba Adnar Kassar. Abdullhadi legge uno speech del ministro Kassar, che ribadisce l’importanza della cooperazione economica tra Medioriente e Italia e di quanto sia auspicabile che diventi ancor più fitta nel campo dell’energia e delle risorse alternative.
L’appuntamento è a domani mattina alle 9:15 per la seconda sessione, con gli interventi, tra gli altri, del presidente del Consiglio regionale Francesco Talarico e del sottosegretario di Stato agli Esteri Stefania Craxi.
Raffaele Putortì