Roma. Di seguito il testo integrale dell’interrogazione parlamentare al ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Altero Matteoli, da parte dell’onorevole Marco Minniti, Partito Democratico, in riferimento alle condizioni in cui versano le Ferrovie nella Locride.
Premesso che:
a partire dal mese di marzo 2010 sono stati soppressi da parte di Trenitalia SpA 12 treni a lunga percorrenza e nello scorso mese di settembre il treno Freccia Argento Lamezia Terme-Roma;
con l’applicazione dell’orario invernale, in vigore dal prossimo 13 dicembre, si avranno ulteriori soppressioni dei treni del servizio universale a lunga percorrenza, in particolare di quelli instradati sulla linea jonica. Le soppressioni di questi collegamenti si aggiungono ad una ridotta qualità dei servizi resi sia per mancata sostituzione del materiale rotabile (che ha un’età media di 40 anni) che per l’accumulo di ritardi e inefficienze varie di tipo organizzativo, e si collocano in un contesto territoriale rimasto fuori, com’è noto, dai progetti di Alta Velocità e di Alta Capacità e che non ha previsto, tra l’altro, alcuna elettrificazione della linea ferroviaria jonica;
occorre aggiungere che queste iniziative si vanno ad inserire in un contesto, quello del Mezzogiorno d’Italia, già pesantemente penalizzato dalle politiche generali dei trasporti, che, in particolare, hanno previsto la messa in esercizio dei treni Alta velocità Frecciarossa nelle sole tratte del centro-nord, incrementando ulteriormente lo squilibrio degli standard di servizio con il Sud del Paese;
per quanto riguarda la Calabria, occorre aggiungere che, a seguito della soppressione dei treni di lunga percorrenza da parte di Trenitalia SpA, si sono già manifestate nei mesi scorsi, significative azioni di lotta promosse da rappresentanze sindacali, dal mondo religioso, e da esponenti politici volte ad aprire un confronto in sede nazionale per modificare o correggere tali determinazioni in materia di politiche del trasporto;
la materia da sottoporre a verifica riguarda soprattutto il corretto riparto, tra le diverse tratte ferroviarie delle risorse destinate dal CIPE a Trenitalia S.p.A. (330 milioni di euro per il triennio 2009-2011), per i servizi universali di trasporto ferroviario di passeggeri a media e lunga percorrenza nell’ambito del contratto di servizio con il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti;
con riferimento al servizio ferroviario della Regione Calabria gestito sempre da Trenitalia (7,3 milioni di treni*km/anno) con un costo ripartito tra Regione (64 MEuro/anno) e Stato (21,2 MEuro/anno), occorre precisare innanzitutto che il relativo contratto di servizio non è stato ancora stipulato per via del protrarsi di una trattativa tra Regione e Trenitalia legata alla tolleranza consentita per la puntualità e la soppressione (valore del 2%) dei treni, al riparto degli investimenti per nuovo materiale rotabile ed alla messa a punta, da parte della Regione, di un idoneo sistema di monitoraggio delle corse effettuate e della loro qualità anche mediante l’uso di adeguate tecnologie di controllo anche al fine di evitare la perdita di finanziamenti già previsti;
scendendo ancor di più nel dettaglio della situazione calabrese,occorre altresì sottolineare che, in mancanza del necessario rifinanziamento (scadenza 31/12/2010) del servizio metropolitano tra Rosarno e Melito Porto Salvo (Tamburello), attivato con il fondo del Ministero dei Trasporti (Legge n. 222/2007) nell’ambito delle misure volte a sostenere lo stato di emergenza dovuto ai lavori di ammodernamento dell’autostrada A3, anche tale servizio è destinato alla soppressione con eloquente svantaggio per gli oltre 50.000 pendolari che, per motivi lavoro e studio, si spostano quotidianamente lungo una fascia fortemente conurbata;
le difficoltà con cui si confronta il trasporto ferroviario calabrese si inserisce, peraltro, all’interno di un più generale ritardo e inefficienza dei lavori di ammodernamento e sviluppo della rete infrastrutturale regionale, con particolare riferimento alle opere di adeguamento della Nuova 106 “Jonica”, di particolare interesse soprattutto per la posizione fortemente strategica di cerniera e collegamento fra le regioni Puglia, Basilicata e Calabria (in particolare, ricordiamo i lavori di ammodernamento delle tratte Locri-Gioiosa e Pellaro-Melito Porto Salvo, gli investimenti relativi alla variante dell’abitato di Marina di Gioiosa Jonica e alla tratta Roccella Jonica–Trasversale delle Serre, nonché l’adeguamento della sezione stradale Melito Porto Salvo–S. Ilario, la realizzazione della tangenziale per il collegamento tra l’autostrada SA–RC e la statale 106 Jonica e l’investimento relativo ad un tratto di 5 Km nell’area di Palizzi).
Per sapere:
se il Ministro in indirizzo è a conoscenza delle predette determinazioni di Trenitalia SpA dirette alla soppressione dei treni del servizio universale a lunga percorrenza, con conseguente forte ridimensionamento del trasporto ferroviario passeggeri in Calabria, in particolare di quello relativo alla linea ionica, che rimarrà così definitivamente isolata dal contesto ferroviario nazionale a lunga percorrenza;
quali misure, di carattere ordinario e straordinario, intenda in concreto sollecitare nelle opportune sedi al fine di cancellare o al più correggere tali determinazioni e perseguire una efficace politica del trasporto ferroviario regionale, un asset strategico fondamentale per lo sviluppo economico, turistico e territoriale della Calabria;
quali provvedimenti e azioni intenda sollecitare per accelerare la stipula del contratto di servizio tra Ministero delle Infrastrutture e Trasporti, Regione Calabria e Trenitalia SpA evitando per questa via la possibile dispersione di risorse e stanziamenti pubblici già previsti per legge;
quali risorse intenda rendere immediatamente disponibili per il necessario e immediato rifinanziamento del servizio metropolitano tra Rosarno e Melito Porto Salvo, atteso che le ragioni che ne hanno motivato l’istituzione non sono mai venute meno (i lavori di ammodernamento dell’A3 sono tutt’altro che conclusi); e quali misure intenda assumere per integrare il servizio metropolitano in questione con gli altri servizi e le altre modalità di trasporto regionali e locali (in particolare con i servizi di TPL su gomma urbani ed extraurbani);
più in generale, si chiede al Ministro in indirizzo di conoscere quali politiche nazionali di sistema e quali iniziative concrete intenda adottare al fine di operare una puntuale ricognizione sullo stato dei lavori di ammodernamento e adeguamento infrastrutturale in Calabria. La ricognizione, nell’ambito della programmazione governativa delle priorità infrastrutturali, dovrà verificare lo stato di consistenza delle opere, l’analisi dello stato di avanzamento progettuale e del grado di copertura finanziaria delle stesse, al fine di ottenere una puntuale valutazione dell’efficacia dell’intervento.