Vigilia di campionato per la Reggina di Gianluca Atzori. Siamo sfortunati, è innegabile. E’ chiaro come la luce del mattino che questa squadra ha bisogno come non mai di ritrovare i suoi attaccanti e, dopo il tetto (dire tegola sarebbe un eufemismo!) dello stop occorso al bomber Bonazzoli, l’ennesimo infortunio che colpisce il pacchetto offensivo (stavolta è Zizzari il malcapitato) proprio non ci voleva. Rientra dallo stop, invece, il “figlio di Catona” Nino Barillà, che non sarà comunque al meglio vista la lungodegenza che ha tenuto fuori per quasi un mese l’esterno di centrocampo amaranto.
In porta, convocati Puggioni e Kovacsik. Completano il pacchetto arretrato cinque difensori: Acerbi, autore di un gol contro l’Albinoleffe nell’ultimo turno, Adejo, Burzigotti, Cosenza e Giosa.
Come detto, a centrocampo torna Barillà. Completano il reparto: Castiglia, Colombo, Laverone, Missiroli, Montiel, Rizzato, Rizzo e Viola. Per il capitano, dopo la botta alla caviglia che aveva messo a rischio la sua presenza domani, un recupero lampo che strappa sorrisi e sospiri di sollievo. Cercano, invece, conferme dopo due prestazioni così così, Viola e Rizzo.
All’attacco maledetto, capro espiatorio di ogni male amaranto, il compito di scardinare il muro del Grossetto. Si rivede Danti, che partirà dalla panchina. Nel “valzer dei moscerini”, vista la stazza non proprio ciclopica dei talentuosi Adiyah e Campagnacci, spazio anche a Ousmane Sy: a lui il peso più grande, quello di rifarsi dopo prestazioni incolore che sono state figlie, si spera, della sfortuna.
Ad Atzori il compito di distillare l’undici della vittoria: speriamo che il “pomeriggio di tregenda” che ha attanagliato oggi Reggio Calabria sia servito a rinfrescare le idee ai suoi.
Francesco Mansueto