Reggio Calabria. Ingente è stato il dispositivo aereo, navale e terrestre attivato per lo svolgimento delle ricerche del Sig. M.G., disperso e ritrovato stamani nel mare di Pellaro. Intorno alle ore 06:00 circa, l’uomo, accompagnato dal figlio, era uscito in mare per una battuta di pesca, con un piccolo natante di circa 4 metri quando, per motivi in corso di accertamento, l’unità si è ribaltata facendo finire in mare i due occupanti. Il mare era poco mosso, con brezza leggera di vento e piovaschi; in mare la corrente si dirigeva verso sud. Alle ore 08:15, il figlio veniva recuperato da privati cittadini allertati dalle richieste di aiuto, mentre si perdevano le tracce del padre. Acquisita la notizia, si attivavano immediatamente le operazioni di ricerca e soccorso con un massiccio impiego di dispositivi aerei, navali e terrestri appartenenti a: Guardia costiera, Guardia di Finanza, Polizia di Stato, Carabinieri e Vigili del Fuoco. Nelle operazioni sono stati impiegati:
- un elicottero AB412 ed un velivolo P68 della Polizia di Stato del V reparto volo di stanza a Reggio Calabria, è stato dirottato in zona un elicottero AB412 della Guardia costiera di Catania ed è stato allertato un elicottero AB412 del 8° nucleo elicotteri Carabinieri di Vibo Valentia;
- due motovedette SAR CP801 e CP874 della Guardia costiera di Reggio Calabria e Messina, una motovedetta della Guardia di Finanza V2044 di Reggio Calabria, un gommone della Polizia di Stato PS670 di Reggio Calabria, una motovedetta dei Carabinieri CC710 proveniente da Messina;
- nucleo sommozzatori del Comando provinciale dei Vigili del Fuoco di Reggio Calabria con l’ausilio di un proprio gommone, allertati i nuclei sommozzatori della Guardia Costiera e dei Carabinieri entrambi di stanza a Messina.
Alle ore 08:54 veniva individuata l’imbarcazione capovolta dall’elicottero della Polizia di Stato, così i sommozzatori dei Vigili del fuoco e una la motovedetta CP801 della Guardia costiera dirigevano velocemente sul punto indicato, senza rinvenire la presenza del naufrago.
Le operazioni di ricerca, coordinate dalla Guardia costiera, proseguivano nella zona di mare del golfo di San Gregorio e, intorno alle ore 10:00 circa, la motovedetta V2044 della Guardia di Finanza rinveniva ancora in vita, a circa 400 metri dalla costa, il diportista disperso e manovrava efficacemente per il suo recupero. Lo stesso naufrago, che era riuscito a indossare la cintura di salvataggio, veniva condotto nel porto di Reggio Calabria e consegnato alle cure del personale medico del servizio 118 per il successivo trasporto presso gli ospedali riuniti di Reggio Calabria.