Reggio Calabria. “Il commissariamento dell’Asp di Vibo era inevitabile a causa delle presunte infiltrazioni mafiose riscontrate dalla Commissione d’accesso in riferimento agli atti della gestione precedente.” Lo sostiene, in una nota, il presidente della Commissione Sanità Nazzareno Salerno. “La decisione del Consiglio dei Ministri – afferma Salerno – è la naturale conseguenza della relazione stilata dalla commissione nominata dal Prefetto di Vibo Valentia Luisa Latella, consegnata lo scorso ottobre. Il lavoro si è concentrato sulla gestione amministrativa, degli appalti, delle assunzioni, sul personale in servizio e sulla trasparenza degli atti posti in essere durante la gestione Talarico-Curia. Addirittura – prosegue il presidente della Commissione Sanità – la Commissione Parlamentare Antimafia nel 2008 aveva desecretato anche una relazione della Guardia di finanza, in cui venivano evidenziate particolari incongruenze nell’attività dell’Asp, e nonostante tutto l’ex Presidente della Regione Loiero non ha ritenuto opportuno prendere alcun provvedimento che tutelasse l’ente e che accertasse eventuali irregolarità, pur avendo tutti gli strumenti necessari per operare liberamente. La scelta del Governo è un atto che fa riflettere, quindi, anche sull’intera gestione della sanità da parte della precedente Giunta regionale, trattandosi dell’ennesima situazione sconcertante ravvisabile in quell’arco temporale. Vengono in mente – continua Salerno – anche gli scioglimenti per presunte infiltrazioni mafiose delle Aziende di Locri e di Reggio Calabria e i vari processi conclusi e in corso, in un contesto che vede il sistema sanitario in condizioni critiche e asfissiato dalla criminalità organizzata. Gli sforzi del Presidente Scopelliti nelle vesti di Commissario per l’attuazione del Piano di Rientro, che hanno prodotto finalmente discontinuità rispetto al passato, sono mirati alla riorganizzazione del settore e al risanamento dei conti, nonostante i tanti limiti previsti dal Piano a causa delle inadempienze del passato. Per questo – conclude il Presidente della Commissione Sanità Nazzareno Salerno – lo scioglimento dell’Asp di Vibo è da considerarsi un provvedimento necessario per il miglioramento della sanità, da inquadrarsi nella stagione di cambiamento avviata in Calabria da questa Giunta Regionale.”