Reggio Calabria. Contro ogni scaramanzia è stata una bella giornata per ricordare un anno di attività associativa e progettare i prossimi impegni. All’hotel Regent di Catona un incontro-dibattito su omosessualità nel meridione, alla presenza dei comitati Arcigay del sud Italia, del presidente nazionale Arcigay Paolo Patanè, del responsabile progetti di Arcigay nazionale Rosario Murdica e del decano del movimento omosessuale italiano Vanni Piccolo: gli ultimi due nati in Calabria, uno a Polistena e l’altro a Bovalino. Presenti anche la dottoressa responsabile del centro per la violenza sessuale, Maria Squillace, l’Assessore Provinciale alle Politiche Sociali Attilio Tucci, esponenti di altre associazioni, la comunità valdese di Reggio Calabria (che ospita l’Arcigay reggina nei suoi incontri) e tante altre persone. Una prima parte del dibattito ha visto gli interessanti interventi della dottoressa Squillace e dell’assessore Tucci: la prima ha parlato dell’attività del centro che gestisce, e del supporto medico-psicologico che ha fornito sin dall’inizio a tutti i tesserati e simpatizzanti dell’Arcigay. Tucci ha fatto un discorso di ampio respiro, di sostegno all’associazione, alle tematiche di cui si occupa e anche all’incontro di tutte le Arcigay del Sud Italia, patrocinato dalla Provincia di Reggio Calabria e dal Comune. Dopo un rapido elenco di tutte le attività svolte durante l’anno dall’associazione reggina (molti corsi di formazione interna, banchetti in piazza, feste, cineforum e altre iniziative sociali e culturali, in particolare nella giornata mondiale contro l’omofobia e in quella contro l’Aids) è iniziato il dibattito: ad aprirlo l’intervento del Presidente Patanè, che ha sottolineato l’importanza di vedere insieme tanti comitati della stessa associazione che si trovano ad operare in territori simili, difficili ma entusiasmanti. E’ stato poi il momento di Vanni Piccolo, che ha ricordato la sua adolescenza dolorosa in Calabria, e ha espresso il desiderio che una persona omosessuale calabrese non debba più essere costretta a scegliere tra il vivere serenamente il proprio orientamento sessuale e la sua terra d’origine: una speranza per tutti i giovani omosessuali presenti, donne e uomini, tutti meridionali, quella di cambiare le cose nel proprio paese, e diffondere la proverbiale accoglienza del sud anche nei confronti delle persone omosessuali. A seguire gli interventi dei responsabili Arcigay degli altri comitati Arcigay del Sud presenti in sala (Napoli, Cosenza, Messina, Catania, Agrigento e Palermo, assenti giustificati Bari, Salerno e Ragusa), e di Mister Gay Italia, il palermitano Giulio Spatola, giustamente orgoglioso di non essere stato eletto solo per l’aspetto fisico, ma anche per l’impegno nelle iniziative per i diritti del popolo Lgbt. Tutti gli interventi sono andati nella stessa direzione: la realtà meridionale in tante cose è diversa dal resto d’Italia, e un periodico incontro tra i comitati del sud per far nascere comuni progetti, iniziative e idee è il prossimo impegno sottoscritto da tutti. A seguire una cena e una grande serata di divertimento, per festeggiare assieme a tutti i soci dell’associazione reggina (che sono cresciuti a vista d’occhio in un anno, grazie anche ad una straordinaria presenza dei giovani e delle donne), ai tanti amici presenti al di là di ogni etichetta riguardante l’orientamento sessuale, ai soci degli altri comitati, e a tutti i professionisti che hanno animato la serata gratuitamente (dal dj, al vocalist, alle drag-queens, cassieri e guardarobieri per un giorno, oltre ad Emanuele Maringola, Mister gay giovani all’ultimo concorso, e al già citato vincitore Giulio Spatola) una data importante per l’associazione reggina, che vista la partecipazione è stata un’occasione di crescita importante per tutta la città
Arcigay I Due Mari comitato provinciale di Reggio Calabria
Il presidente Andrea Misiano