Palermo. Rifornivano i numerosi chioschi, sparsi per Palermo, adibiti alla vendita delle rinomate “stigghiole” e “pane con la milza” non meno le “frattaglie”, tanto apprezzate da moltissimi palermitani. Il problema è che la carne era custodita nella più completa sporcizia ed in violazione delle più elementari norme igienico-sanitarie. I Carabinieri del Nucleo Radiomobile hanno fatto un blitz in questa via Buonpensiero all’interno di un’area recintata, costituita da diversi locali e stalle. Dentro alcuni di questi locali i militari hanno scoperto la presenza di centinaia di kg. di carne e di frattaglie, solo in parte congelate, detenute in condizioni igieniche pessime, nonostante fossero, come accertato, destinate alla distribuzione per uso alimentare. In particolare, i Carabinieri hanno rinvenuto, in uno dei locali adibiti a stalla, circa 30 suini, 7 bovini, 3 cavalli e numerosi volatili da cortile, custoditi in condizioni disastrose dal punto di vista igienico e di benessere per gli animali stessi.
Con l’ausilio di personale veterinario dell’A.S.P. di Palermo, fatto immediatamente intervenire sul posto, si è potuto accertare che gli animali, tutti già adulti, erano privi dei necessari segni identificativi (ad es. micro chip) che ne dimostrassero o documentassero la provenienza. In un altro locale attiguo, i Carabinieri hanno poi rinvenuto e sequestrato numerose attrezzature per la bollitura della carne, un congelatore, nonché centinaia di kg. tra frattaglie (polmoni di bovino, milze, intestini) e teste di bovino. Anche in questo caso i proprietari dei locali non hanno saputo giustificarne la provenienza né produrre qualsivoglia documentazione sanitaria.
E’ opportuno ricordare che gli intestini di specie bovina sono vietati all’uso alimentare in virtù delle note misure anti-bse, in quanto pericolosi (classificati come categoria 1) per la salute pubblica. I Carabinieri hanno infine rinvenuto e sequestrato una trentina di cardellini, appartenenti a specie protetta, chiusi tutti all’interno di un’unica gabbia. Per quanto esposta, i militari dell’Arma hanno deferito in stato di libertà ben 4 persone. Si tratta di quattro persone palermitane:
1. il 75enne P. G., proprietario dell’area, ritenuto anche responsabile del reato di “furto di energia elettrica”, in quanto si era allacciato abusivamente alla rete pubblica dell’Enel, anche in questo caso i militari dell’Arma hanno richiesto l’intervento di personale specializzato al fine di ripristinare la rete e sottoporre a sequestro gli allacci abusivi;
2. il 45enne P. G.;
3. il 61enne M. F.;
4. il 55enne R. G..
I quattro sono stati tutti ritenuti responsabili dei reati previsti in materia di lavorazione e vendita di sostanze alimentari nonché in materia di protezione di fauna selvatica. Su disposizione della competente autorità giudiziaria tutto il materiale sequestrato che sarebbe stato venduto sul mercato clandestino di strada è stato distrutto, mentre gli animali sono stati sequestrati e consegnati in custodia ai rispettivi proprietari.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more