Gioia Tauro. Resoconto dell’attività della Guardia Costiera nel 2010

La capitaneria di porto di Gioia Tauro tira le somme dell’attività effettuata nel corso dell’anno 2010 e durante una conferenza stampa il Comandante, Capitano di Fregata Giuseppe Andronaco, illustra le attività svolte nell’ambito dei propri compiti istituzionali evidenziando le linee programmatiche poste alla base delle attività da sviluppare nel corso del 2011.
Le prevalenti funzioni svolte sono state tutte orientate al soddisfacimento di interessi pubblici, con l’obbiettivo di garantire, nel rispetto delle norme, le esigenze manifestate dall’utenza del mare e dal cittadino in generale.
Fra esse, l’attività di soccorso e ricerca in mare (SAR), che ha coinvolto le proprie unità navali e comportato numerosi interventi, prevalentemente svolti durante la stagione estiva, fra cui alcuni risolutivi per la salvaguardia della vita umana in mare.
Nel settore portuale, in questo periodo particolare di ripresa dalla crisi che ha colpito l’intero settore marittimo, è stato incoraggiato e sostenuto, nel pieno perseguimento dei compiti istituzionali, ogni spunto di vitalità degli utenti portuali, che hanno operato in piena condivisione con gli obiettivi preposti.
Sono stati intensificati i controlli sul traffico mercantile internazionale che scala il porto di Gioia Tauro; infatti, al fine di garantire la sicurezza della navigazione ed il rispetto delle pertinenti norme internazionali, sono state controllate circa 120 navi di cui 1 detenuta per evidenti carenze e rilasciata solo dopo l’eliminazione delle stesse.
Di contro sono state implementate le procedure sulla security marittima ed effettuate le relative esercitazioni.
Notevole è stata anche l’attività di polizia marittima, durante la quale sono state effettuate 130 missioni in mare e 190 controlli a unità da pesca; ciò ha comportato numerosi interventi sanzionatori, con altrettanti sequestri rivolti, in particolare, all’utilizzo di attrezzature da pesca non consentite.
L’attività di controllo si è comunque estesa su tutta la filiera della pesca, anche e soprattutto per tutelare il consumatore finale, con controlli effettuati nei ristoranti, supermercati e vendita al dettaglio.
Recentemente infatti si è conclusa l’operazione denominata “onda d’urto”, coordinata dalla Direzione Marittima di Reggio Calabria e fortemente voluta dal Comando Generale, per assicurare all’utenza la salubrità degli alimenti proprio in questo periodo di festività di particolare ed elevato consumo.
L’operazione ha comportato l’elevazione di n. 15 verbali per sanzioni amministrative, per complessivi 15.000 euro circa, n. 3 denunce alla Procura della Repubblica. Inoltre sono stati sequestrati due reti strascico a due pescherecci e 480 Kg. circa di prodotti ittici, di cui Kg. 11 circa sono stati ritenuti idonei al consumo e devoluti in beneficenza.
Anche nel settore del diporto nautico è stata rivolta particolare attenzione, con controlli mirati al pacifico e corretto uso del mare nel rispetto della reciproca convivenza.

Nel corso dell’operazione estiva denominata “mare sicuro 2010”, che si è svolta da giugno ad agosto, sono stati effettuati:
n. 1.022 controlli a mare da parte delle unità navali dipendenti;
n. 1.154 controlli a terra dalle pattuglie automontate.
Durante la predetta attività sono stati contestati n. 22 illeciti amministrativi ed è stata inoltrata n. 1 denuncia alla Procura della Repubblica. E’ stata prestata assistenza a 5 unità navali in difficoltà, mentre 13 sono state le persone soccorse.

L’attività di prevenzione e vigilanza di tutte le attività ludico – ricreative proprie della stagione balneare, avviata fin dai mesi primaverili, ha consentito di raggiungere complessivamente gli obiettivi prefissati.
Infatti, la diretta partecipazione dei gestori e titolari degli stabilimenti balneari ha permesso di acquisire il concetto “dell’agire responsabile” trasferendolo all’utente del mare che ha assunto comportamenti corretti e rispettosi verso gli altri. Ciò ha comportato una diminuzione delle sanzioni, rispetto agli anni scorsi ed una maggiore partecipazione diretta dell’utenza.
A tal proposito è risultata vincente la collaborazione con la Provincia di Reggio Calabria, attraverso la creazione e distribuzione di opuscoli informativi con riportate le 10 norme basilari per vivere il mare in Calabria
Il fine, come più volte accennato, sia in attività di pesca che di diporto, è sempre stato quello di prevenire e non di reprimere, invogliando l’utenza verso il rispetto del mare e corretto svolgimento delle attività marittime.
A tal proposito, è stata preventivamente sensibilizzata l’utenza di settore con varie conferenze per affrontare, discutere e chiarire le problematiche di interesse onde poterle ricondurre nella piena legalità.
Particolare attenzione merita l’attività svolta in materia ambientale dall’apposito nucleo (NODM) costituito presso la capitaneria che, operando a 360° sia in mare che a terra, ha effettuato circa 200 controlli rivolti agli abusi in materia di scarichi illeciti, sversamenti lungo gli argini dei fiumi e immissioni di prodotti derivanti dalla lavorazione degli agrumi e delle olive.
Durante tale attività, che ha interessato in modo particolare le immissioni in mare lungo i principali corsi d’acqua (fiume Mesima, Budello e Petrace) sono state elevate diverse sanzioni, fra cui 20 amministrative a comuni sprovvisti di depuratore e senza autorizzazione allo scarico, nonché 11denuncie penali; inoltre è stata effettuata una continua e costante opera di monitoraggio delle acque a mezzo analisi dei campioni prelevati.
L’attività della Capitaneria di Porto è stata particolarmente apprezzata durante l’esondazione del fiume Budello, avvenuta il 2 novembre scorso.
Infatti durante tale evento i militari della Guardia Costiera hanno collaborato con le altre forze di polizia alla attività di protezione civile, sostenendo le persone colpite nonché monitorando il corso del fiume, lungo il tratto cittadino ed alla foce, per verificarne il regolare deflusso ed intercettare eventuali punti critici.
La costante presenza del personale sul territorio, particolarmente sensibile e legato a problematiche ambientali, si è tradotta in un importante ritorno di immagine, soprattutto in termini di rinnovata considerazione dei cittadini, amministrazioni locali e degli operatori turistico – balneari, che hanno condiviso ed apprezzato il lavoro compiuto e l’affidabilità professionale del personale operante.
Il comandante Andronaco ha anche accennato all’attività di programmazione che è in corso e che costituirà la base per le azioni da porre in essere nel prossimo anno, comprendente l’aggiornamento del “documento programmatico” in cui confluiranno tutte le prevalenti funzioni da attuare, pianificate e coordinate in modo sistematico e rivolte, prevalentemente, a garantire il pieno rispetto dell’ambiente.
Quanto sopra comporterà una continua ed attenta analisi del territorio e delle situazioni esistenti, l’individuazione e la valutazione delle criticità, la definizione delle misure più idonee per implementare la sicurezza marittima, intesa in senso globale ed, infine, l’individuazione delle linee per contribuire ad attuare uno sviluppo sostenibile delle attività marittime e portuali nell’intero ambito compartimentale.
Nel contempo, afferma lo stesso comandante Andronaco, è intenzione rivolgere particolare attenzione al porto, continuando a garantire l’efficienza dei servizi marittimi resi e la sicurezza delle operazioni portuali, in un momento particolarmente delicato di ripresa dei traffici, che richiede comunque maggiore attenzione ed un sforzo comune per poter sperare di raggiungere i livelli degli anni passati.

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