Palermo. Edilizia: Russo convoca Ance Sicilia per il 10 gennaio

Palermo. “L’allarme lanciato dai costruttori siciliani sull’eccessivo ribasso con il quale vengono aggiudicati gli appalti è assolutamente condivisibile. Risulta, comunque utile ricordare che la norma che stabilisce il ricorso al massimo ribasso non è figlia di una scelta regionale ma deriva da una procedura di infrazione avviata dall’Unione Europea che ci avrebbe esposto ad una dolorosa condanna”. Lo dice l’assessore per le Infrastrutture e la mobilità Pier Carmelo Russo commentando l’allarme dell’ANCE Sicilia. “Per affrontare insieme il problema – continua Russo – ho già convocato un incontro per il prossimo 10 di gennaio. Nonostante le norme comunitarie e nazionali ci impongano procedure precise ritengo di avere individuato un percorso che possa permetterci di superare questa empasse, percorso che voglio seguire insieme agli stessi costruttori”. “Il problema del massimo ribasso – rileva l’assessore – è un tema reale. Si tratta di uno degli elementi che favorisce le infiltrazioni della criminalità organizzata. Solo l’impresa che non opera in regime di concorrenza, infatti, può permettersi percentuali di ribasso particolarmente elevate. In alternativa l’elevato ribasso espone la collettività ad un altro rischio ovvero quello della lievitazione dei costi in sede di variante con conseguente possibile ritardo nell’esecuzione dell’opera o peggio di abbandono a metà del percorso per carenza di fondi”. “Per risolvere il problema – propone l’assessore Russo – senza incorrere nelle sanzioni europee o nella scure del Commissario dello Stato o della Corte Costituzionale, che in varie occasioni si è pronunciata sulla materia, possiamo riflettere su esperienze già’ sperimentate. Esiste una norma adottata dalla provincia di Trento che ha superato il vaglio della Corte Costituzionale, secondo la quale per gli appalti di importo superiore a 2 milioni di euro si aggiudica, di regola, secondo l’offerta economicamente più vantaggiosa e non secondo il massimo ribasso. In pratica il massimo ribasso va applicato solo agli appalti per lavori di frequente esecuzione ovvero appalti di carattere ripetitivo mentre non si applica per i lavori che hanno particolari caratteristiche tecniche, livelli di variabilità o possibilità di imprevisti in fase di esecuzione, concetto questo ribadito anche per gli appalti di servizi da una recente sentenza del consiglio di stato emessa durante questo stesso mese di dicembre”. “In attesa di un necessario intervento legislativo – conclude Pier Carmelo Russo – possiamo predisporre un atto di indirizzo che applichi, rapidamente e per via amministrativa, queste regole anche in Sicilia per poi trasformarle in un disegno di legge di riforma del settore”. L’assessorato per le Infrastrutture, infine, rende noto che sono state completate, proprio in queste ore, le procedure per l’impiego di tutti i fondi utilizzabili in opere pubbliche in Sicilia al 31 dicembre 2010. Si tratta di interventi nel settore della viabilità, dell’edilizia abitativa destinata alla realizzazione di alloggi a canone sostenibile, della valorizzazione degli assi monumentali e della riqualificazione urbana, così come annunciato durante l’incontro con le parti sociali del 30 novembre scorso.

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