Gioia Tauro (Reggio Calabria). Nella giornata di ieri è stato effettuato dal comando Compagnia Carabinieri di Gioia Tauro un servizio ad ampio raggio teso alla repressione del fenomeno delle rapine in danno di cacciatori ed articolato su un sistema di vigilanza dinamica del territorio e di mirate perquisizioni domiciliari finalizzate alla ricerca di armi, provento delle rapine ovvero utilizzate per commetterle.
In tale contesto operativo, nel pomeriggio, militari della Stazione Carabinieri di Feroleto della Chiesa, supportati da militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Gioia Tauro, nel corso di perquisizione domiciliare eseguita presso l’abitazione di Pietro Papasidero, 35enne nato a Gioia Tauro, hanno rinvenuto, abilmente occultato nel doppio fondo di un armadio, un fucile automatico cal. 12 marca Benelli tipo “lupara”, con matricola abrasa e calcio e canna mozzati.
L’uomo è stato quindi tratto in arresto ed associato presso il carcere di Palmi poiché ritenuto responsabile dei reati di: detenzione illegale di arma comune da sparo, alterazione dell’arma stessa e ricettazione.
L’arma caduta in sequestro sarà oggetto di accertamenti tecnico/balistici presso il Ris di Messina al fine di appurare se sia stata utilizzata in precedenti eventi delittuosi.
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