Palermo. Confiscati beni per oltre 2,5 milioni di euro nei confronti di Vincenzo Collesano

Palermo. Al termine di articolate e complesse investigazioni economico-patrimoniali, esperite in pregiudizio di Vincenzo Collesano di 58 anni nato a Palermo, da personale in forza al G.I.C.O. della Guardia di Finanza di Palermo, ai sensi dell’art. 2 bis della legge nr. 575/1965 e succ. modif., il Tribunale di Palermo, cui è stato rassegnato l’esito complessivo degli accertamenti, con provvedimento n283/2010 R.M.P., ha disposto la confisca del complesso patrimoniale riconducibile a Collesano e stimabile in complessivi 2.586.717 di Euro circa, confermando, così, la forte sproporzione tra l’ingente patrimonio individuato ed i modesti redditi dichiarati dal proposto e dai familiari, tale da non giustificarne la legittima provenienza. Boss di spicco della famiglia di Partanna – Mondello, delfino dell’allora reggente Francesco “Ciccio” Di Blasi e coinvolto nella lotta fratricida col fratello Rosario, a sua volta vicino al vice-reggente Salvatore Davì, Vincenzo Collesano è stato attivo soprattutto nel campo del racket delle estorsioni. Lo stesso, infatti, è stato destinatario dell’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 4006/06 R.G.N.R. – 4098/06 R.G. G.I.P. del 21.01.2007 emessa dal G.I.P. di Palermo, nell’ambito dell’operazione convenzionalmente denominata “Occidente”, per i reati di associazione a delinquere di stampo mafioso, ed estorsione aggravata. Tra i beni confiscati, intestati al proposto e ai suoi familiari sono compresi 1 azienda commerciale con sede in Palermo, esercente l’attività di installazione impianti idraulici sanitari, intestata alla moglie, del valore di 520 mila Euro, terreni e immobili (4 appartamenti e un garage) insistenti in Palermo del valore di oltre 2 milioni di Euro nonché disponibilità finanziarie per circa 50 mila Euro.

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