Migranti in piazza. L’impegno della Prefettura nella vertenza sul diritto di soggiorno

Rosarno (Reggio Calabria). La richiesta di una vertenza meridionale sul diritto di soggiorno dei lavoratori migranti rifugiati, sfruttati nelle campagne della Piana di Gioia Tauro e del Sud Italia, arriverà presto sul tavolo del ministro dell’Interno, Roberto Maroni. E’ il primo risultato incassato, sul piano della prioritaria questione dei documenti, dalla mobilitazione promossa da reteRadici, Comunità migrante della Piana e Cgil di Gioia Tauro che ieri mattina, ad un anno dalla rivolta del 7 gennaio 2010, ha portato pacificamente in piazza a Rosarno e Reggio Calabria centinaia di lavoratori stagionali africani. “L’impegno assunto dal viceprefetto vicario Giuseppina Di Dio Datola, che si farà portavoce delle giuste istanze della Comunità africana presso il Governo italiano, rappresenta – dichiara Alessio Magro (reteRADICI)un primo passo ed un’evidente dimostrazione di sensibilità. Sappiamo che il cammino è ancora lungo, ma siamo anche intenzionati a percorrerlo fino in fondo insieme con i lavoratori africani sfruttati nelle campagne del Sud che ieri hanno dato a tutti un’evidente lezione di coraggio e di democrazia. Riteniamo, infatti, che quello vissuto il 7 gennaio a Rosarno, con centinaia di migranti scesi pacificamente in strada per rivendicare i propri diritti, con uno spirito di riconciliazione con la cittadinanza, sia stato per molti aspetti un momento storico. Così come non crediamo che la mancata partecipazione dei rosarnesi, il cui ricordo della rivolta è ancora vivo e condizionante, sia attribuibile ad indifferenza, ostilità o razzismo. E’ invece vero che la scelta coraggiosa degli africani di manifestare a Rosarno è stata concretamente e responsabilmente sostenuta dalla gran parte degli attori della società civile e dell’associazionismo locale. Chi ha sottovalutato, ignorato o, peggio, sdegnato questo importante momento di protagonismo degli africani, senza riuscire a tralasciare neanche per un giorno differenze ed esigenze personali, è oggi inchiodato al suo evidente errore”. Sul fronte dell’accoglienza, invece, poche le novità emerse dall’incontro presso il Palazzo del Governo di Reggio Calabria: le risposte, mentre la raccolta delle arance si sta avviando verso la fine, si confermano ancora incerte e pesantemente limitate dal mancato protagonismo della Regione Calabria. C’è un prima e un dopo rivolta: il “prima” lo conosciamo, il “dopo” comincia oggi con questa storica manifestazione. Scriveremo la storia futura insieme alla comunità migrante e insieme a tutti quelli che vorranno sostenere questo percorso di diritti e democrazia. Oggi, infine, una delegazione di migranti della Piana di Gioia Tauro è stata ospite della Reggina Calcio sugli spalti del Granillo per il match casalingo contro il Sassuolo

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