Non arrivano navi: il porto di Gioia Tauro chiude per 30 ore

Gioia Tauro (Reggio Calabria). Resterà chiuso dalle 19 di oggi e fino all’1 della notte tra domenica e lunedì il porto di Gioia Tauro. Trenta ore di sbarramento all’accesso del terminal decise dalla Med Center, l’azienda responsabile delle attività del porto. Una scelta assunta in ragione dell’assenza di navi pronte ad approdare allo scalo portuale calabrese. Il bilancio dell’anno appena trascorso ha indicato una capacità simile, grosso modo, a quella dell’anno precedente. Testimonianza evidente che la decisione di abbassare le tariffe portuali si è rivelata strategicamente produttiva e utile a competere in un mercato che diventa sempre più arduo da affrontare, alla luce di un costo del lavoro che in altri terminal, segnatamente quelli nordafricani, si riduce in modo drastico. Le società attive nel settore del trasporto marittimo delle merci non possono che spostare i loro traffici lungo le tratte più convenienti, imponendo un deciso cambio di rotta alle politiche adottate negli altri scali portuali del Mediterraneo. Giovanni Grimaldi,  presidente dell’Autorità portuale di Gioia Tauro, ha commentato lo stop imposto a partire dalla serata di oggi sottolineando che “Non è un fatto di grande rilevanza che l’attività di un porto si fermi per un giorno. Lo è, invece, sul piano dell’immagine, anche se si tratta di 30 ore”. Il manager ha colto l’occasione per analizzare nel dettaglio l’attuale situazione ed a tal proposito ha rivelato di essere “preoccupato per i difficili rapporti commerciali che, in questo periodo, si sono verificati tra la Med Center Container e la Msc, che è  il più grosso cliente del porto. Difficoltà scaturite in un giorno di inattività portuale e in ipotetici trasferimenti di movimentazione dei traffici su altri scali, nel mese di gennaio. Vero è, comunque, che Msc è la sola compagnia che ha risposto bene alla politica attuata dall’Autorità portuale di abbattimento delle tasse portuali. Con l’evidente aumento dei suoi traffici sul nostro porto, nell’anno appena concluso. Dati alla mano, nel secondo semestre del 2010, ha aumentato i suoi traffici del 20% circa. Al contrario, invece, non si può certamente dire della Maersk, che è l’altra compagnia di navigazione che gravita su Gioia Tauro. Questa situazione fa intuire che se l’Autorità portuale non avesse potuto adottare la sua politica, che probabilmente non potrà  più rinnovare, anche se sta cercando con proprie risorse di trovare un’eventuale soluzione, la realtà’ sarebbe stata ancora più grave”.

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