Porto di Gioia Tauro. Il SUL: “Il sit-in spontaneo dei lavoratori evidenzia la sfiducia nel sindacato”

Rosarno (Reggio Calabria).  A seguito della chiusura del porto da parte di MCT, da questa sera alle 19,00 fino all’1,00 di lunedì, i lavoratori non hanno aspettato le iniziative dei sindacati e con un tam tam spontaneo si sono dati appuntamento davanti ai cancelli dell’azienda per chiedere spiegazioni esaustive sulla inaspettata chiusura dei battenti. “Un’iniziativa ammirevole – dichiara Antonio Pronestì del SUL – che evidenzia da una parte l’attenzione dei lavoratori ai problemi del porto e dall’altra la sfiducia in quel sindacato che fino ad oggi ha nascosto la verità ed i pericoli a cui si sta andando in- contro. È ora che tutti gli attori del sistema facciano la loro parte e si riapproprino del proprio ruolo istituzionale senza pensare ad ostacolare il pensiero e le azioni di chi vuole impegnarsi per la giustizia, i diritti e le tutele dei lavoratori; è ora di smettere di sgomitare per apparire come i primi della classe lasciando da parte i problemi reali. L’area portuale che è patrimonio pubblico di immenso valore per la Piana e per l’intera Calabria non può più essere sotto scacco di una o più multinazionali che guardano solo gli interessi di bottega. Non possiamo accettare e nemmeno permettere che la legge del mercato -prosegue Pronestì- metta a repentaglio l’occupazione e la tranquillità delle famiglie dei portuali. Dobbiamo lavorare per diversificare le attività, costruire veramente le infrastrutture logistiche necessarie ed istituire la zona franca in tutta l’area. Non possiamo più aspettare, il fallimento della politica imprenditoriale e organizzativa di MCT non può essere più l’elemento di sconforto, ma di sprono per puntare al rilancio dell’area. L’Autorità Portuale dovrà essere il volano di questo progetto, le parti sociali dovranno essere di sprone, Comuni e Regione devono avere il coraggio di attuare una politica di tutela dell’area e di sensibilizzazione del Governo ai reali problemi del porto di Gioia Tauro. Bisogna creare le condizioni per essere competitivi e se sarà necessario andremo anche a Roma insieme ai lavoratori per ricordare al Governo che c’è anche Gioia Tauro e non solo i porti del nord. La strada è sicuramente tortuosa, ma è l’unica percorribile se non vogliamo rimanere schiavi degli umori delle multinazionali e del mercato. I lavoratori -conclude l’esponente del SUL- hanno tutto il nostro sostegno e il SUL sarà al loro fianco in tutte le iniziative che riterranno opportuno intraprendere.

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