Cosenza. Una scuola senza più steccati culturali, di lingua o di etnìa, nella quale a prevalere siano i valori dell’accoglienza e della tolleranza per far sì che le differenze e le diversità siano percepite sempre di più come una ricchezza ed un valore aggiunto. E’ la scuola immaginata dall’assessore alle Politiche dell’educazione Franco Napoli che questa mattina, nel salone di rappresentanza di Palazzo dei Bruzi, ha presentato, nel corso di una conferenza stampa, il Progetto “Io e gli altri” destinato all’integrazione degli alunni stranieri immigrati in Calabria. Un progetto, promosso dal Comune di Cosenza e finanziato dalla Regione Calabria per un importo complessivo di 98 mila euro. “Io e gli altri”, frutto della concertazione tra il settore Cultura, Educazione e Welfare del Comune di Cosenza ed alcuni istituti scolastici ed associazioni del territorio, in veste di soggetti attuatori, offrirà agli alunni stranieri che frequentano alcune scuole della città (quelle che hanno aderito al progetto) la possibilità di partecipare ad attività laboratoriali. In particolare, saranno attivati un laboratorio teatrale, uno linguistico ed uno musicale. Al termine del progetto, le esperienze maturate dagli alunni stranieri nei singoli laboratori confluiranno in una rappresentazione teatrale programmata per il mese di aprile al Cinema Italia. Soggetti attuatori sono l’Istituto Comprensivo “Don Milani” di via degli Stadi, il 7° circolo didattico di via Giulia e le scuole medie “Giambattista Vico”, “Tommaso Campanella” e “Fausto Gullo”. Il partenariato è allargato all’Opera Nomadi, al Movimento per la Difesa del Cittadino, all’Associazione culturale “Scena Verticale” di Castrovillari e all’associazione di Musicoterapia “Amusa” di Montalto Uffugo. Nel corso della conferenza stampa di questa mattina sono intervenuti, oltre all’assessore Napoli, la dirigente del settore Educazione, cultura e welfare del Comune di Cosenza Maria Rosaria Mossuto, il referente del progetto Antonio De Sensi, la dirigente del 7° circolo didattico Maria Lucente, oggi assessore al Bilancio e che diede impulso allo stesso progetto da predecessore di Napoli alla guida dell’assessorato alle Politiche dell’educazione, Massimo Converso, presidente nazionale dell’Opera Nomadi e Lucia Vushaj Drita, presidente dell’Associazione Albitalia. “La scuola a Cosenza non è ferma, ma dinamica e attiva – ha affermato in conferenza stampa l’assessore Napoli – e lo dimostrano le molteplici energie che l’Amministrazione comunale sta profondendo verso la scuola. I dati Istat – ha detto ancora Napoli – ci dicono che nella nostra città vivono circa 1500 cittadini stranieri. Un dato sul quale occorre riflettere e sul quale la scuola deve dare delle risposte, attivando quei percorsi inclusivi che sappiano cogliere le differenze linguistiche e culturali come un valore da porre a fondamento del reciproco rispetto e della tolleranza. Il progetto “Io e gli altri” va proprio in questa direzione e ci consentirà di aggiungere un altro importante tassello a quel percorso inclusivo che l’Amministrazione comunale ha intrapreso da tempo”.La dirigente del settore Cultura, Educazione e Welfare Maria Rosaria Mossuto ha messo in evidenza la matrice concertativa del progetto, sottolineando che si tratta di un progetto “a più mani, pensato, ideato e messo su dalle scuole che sono il punto di partenza ideale”. Il laboratorio teatrale e quello musicale, a cura di “Scena Verticale” e dell’associazione “Amusa”, saranno attivi presso la scuola media “Fausto Gullo” nei pomeriggi di lunedì e mercoledì, mentre il laboratorio linguistico, a cura dell’Opera Nomadi, sarà attivo, presso il 7° circolo didattico di via Giulia, nei pomeriggi di lunedì e giovedì. “Obiettivo di “Io e gli altri” – ha sottolineato inoltre Antonio De Sensi, che ne è referente – è l’umanizzazione degli alunni, nella consapevolezza che il contesto in cui si opera è sì difficile, ma si inserisce a sua volta in una dimensione pedagogica vincente nell’epoca della cosiddetta estraneità al mondo”. La proposta di inserire nell’ambito del percorso tracciato dall’Amministrazione comunale la figura del mediatore culturale straniero da affiancare ad un mediatore culturale italiano è venuta, nel corso della conferenza stampa, dalla presidente dell’associazione Albitalia Lucia Vushaj Drita. Parzialmente d’accordo con questa impostazione, la dirigente del 7° circolo didattico di via Giulia Maria Lucente che ha riconosciuto l’importanza della figura del mediatore culturale, ma solo nella fase dell’accoglienza dell’alunno straniero a scuola. “Subito dopo il suo ingresso a scuola – ha precisato la Lucente – il bambino deve sentirsi, pur con la sua diversità, alla pari all’interno delle diversità di ognuno”. Gli interventi sono stati conclusi dal presidente nazionale dell’Opera Nomadi Massimo Converso che ha ricordato come la scuola cosentina sia stata recentemente considerata, in un seminario del MIUR, come una scuola di eccellenza. “Ciò non significa che le difficoltà non ci siano – ha aggiunto Converso – soprattutto se si pensa che a Cosenza vivono 1500 rom i cui due terzi denunciano gravissimi problemi e considerando che la maggior parte dei bimbi rom rumeni presenti in città non vanno a scuola”. Converso ha immaginato che per le nostre strade non si veda più un solo bambino rom e questo percorso, non certamente agevole, potrà essere in qualche modo facilitato dall’applicazione, a breve, del protocollo d’intesa per la realizzazione, proprio a Cosenza, di un Centro di documentazione regionale per le scuole con minori rom. “Una svolta decisiva – ha commentato Converso – per tutta la regione”.
Valorizzare i beni confiscati, accelerando i processi di assegnazione e utilizzo
Milano - Valorizzare i beni confiscati presenti in Lombardia, mettere a sistema ogni informazione utile ad accelerare i processi di...
Read more