Catania. Nella giornata di ieri, personale dell’Ufficio Prevenzione Generale Servizio Pubblico nell’ambito dei servizi disposti dal Questore di Catania Domenico Pinzello per la repressione dell’abusivismo commerciale, ha scoperto in Via Opificio due grandi appartamenti dove erano stati allestiti due laboratori destinati alla produzione di merce contraffatta. Nella circostanza, il personale è stato collaborato da agenti del Reparto Mobile di Catania, della Polizia Scientifica e della Polizia Municipale. Sono intervenuti altresì i Vigili del Fuoco per aprire con un’apposita attrezzatura, la porta di ferro di una delle citate abitazioni al cui interno si erano barricati alcuni extracomunitari. Uno dei sette extracomunitari che si trovavano nei locali è stato arrestato anche per resistenza a pubblico ufficiale, mentre tutti sono stati indagati (precisamente 6 in stato di libertà) per i reati di contraffazione e ricettazione.
Sono stati sequestrati 4250 capi (per la maggior parte di abbigliamento) e rinvenute 2600 targhette di stoffa di varie marche (Lacoste, Prada, Nike) pronte per essere apposte sui menzionati capi (giubbotti, scarpe, maglioni, cappelli). Tali depositi erano dei veri e propri centri di produzione e smistamento: a tal proposito appare significativo il ritrovamento anche di utensili speciali con i quali attaccare le succitate etichette. L’arrestato Dame Nbaye, un senegalese di 30 anni, dopo le formalità di rito è stato associato presso la Casa Circondariale di piazza Lanza.
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