Bruciò l’automobile del giornalista Monteleone, l’altro giorno a fuoco la sua Smart

Reggio Calabria. È di Ivan Valentino Nava l’automobile Smart For Two andata a fuoco domenica pomeriggio in via Madonna di Fatima. La piccola utilitaria, andata a fuoco per cause in corso d’accertamento, è in uso al fratello, V.N. di 33 anni, gestore di un’attività commerciale. Ivan Valentino Nava è stato arrestato il 30 settembre dello scorso anno dai Carabinieri nell’ambito dell’operazione Epilogo, condotta ed eseguita dai militari dell’Arma del Comando provinciale e dagli specialisti del Ros nei confronti di 22 indagati di appartenere alla ‘ndrangheta, e più specificatamente alla cosca Serraino. Le accuse mosse a vario titolo agli indagati vanno dall’associazione di tipo mafioso, all’estorsione aggravata, danneggiamento e minaccia aggravata, porto e detenzione di armi, intestazione fittizia di beni e oltraggio. In particolare Ivan Valentino Nava è accusato anche, insieme ad Antonino Barbaro e Nicola Pitasi, di avere incendiato la notte tra il 4 e il 5 febbraio 2010 l’automobile Fiat Idea di proprietà del giornalista Antonino Monteleone. “Vendetta” che sarebbe maturata a causa di alcuni articoli scritti da Monteleone su Nava, e non graditi dall’interessato. Domenica pomeriggio la nemesi. Questa volta le fiamme hanno avvolto l’autovettura dello stesso Ivan Valentino Nava. Una “punizione” del tutto fortuita, se venisse esclusa come sembra la matrice dolosa. In questa seconda ipotesi, al momento solo ipotetica, possiamo però già escludere con certezza che il gesto possa essere ricondotto al giornalista Monteleone. Fortunatamente i giornalisti, e Monteleone non fa eccezione, sono abituati a usare la penna, e non le taniche di benzina.

Fabio Papalia
Angela Panzera

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