Cosenza location di un film sul campo di concentramento di Ferramonti

Cosenza. Un film sul campo di concentramento di Ferramonti di Tarsia, il più grande campo di concentramento per ebrei e stranieri costruito in Italia dopo le leggi razziali, e dove vissero, tra il 1940 ed il 1943, più di duemila persone che, nonostante la vita difficile del lager, vi trovarono “un paradiso inaspettato” grazie all’aiuto e alla solidarietà ricevuti dalla gente del posto. Ma la storia ufficiale, in più occasioni, sembra aver rimosso quella pagina di grande vigore emotivo. A risarcire questa colpevole dimenticanza ha pensato il regista calabrese, nativo di Fuscaldo, Salvatore Lo Piano, artefice di un ambizioso ed importante progetto produttivo che, una volta definiti i rapporti di partnership tra le istituzioni locali e le case di produzione interessate, diventerà un film per il cinema. Una certezza il film di Lo Piano, dal titolo “Ferramonti – il campo nella palude” l’ha già acquisita e riguarda la città di Cosenza, prescelta come location privilegiata dei ciak che proprio qui saranno battuti. A Cosenza, in particolare, saranno girate le scene del trasferimento dei deportati verso il campo di Ferramonti, a bordo di una locomotiva a vapore che dovrebbe essere messa a disposizione dalle Ferrovie della Calabria. E Cosenza fornirà al film anche maestranze e comparse che saranno selezionate in loco. Alla commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, riunitasi questa mattina, sotto la presidenza di Carmensita Furlano, proprio per incontrare il regista del film, Lo Piano ha richiesto di intercedere presso l’Amministrazione delle Ferrovie per ottenere l’utilizzo del treno a vapore, ma anche la messa a disposizione di alcuni spazi per girare gli interni della pellicola. Altre scene saranno ambientate a Belmonte Calabro, Paola, Mormanno, Tarsia e in un comune del versante jonico cosentino. Nel corso della riunione, la commissione cultura ha espresso ampia disponibilità ad accogliere le richieste del regista Lo Piano. A tal proposito la Presidente Carmensita Furlano ha preannunciato di volersi subito attivare con le Ferrovie della Calabria per la concessione della locomotiva a vapore. “La possibilità che a Cosenza si giri un film così importante e carico di significati per i contenuti che propone – ha detto la Furlano – ci stimola ad assumere impegni precisi con il regista Lo Piano. Nei prossimi giorni valuteremo la disponibilità del nuovo Presidente della Film Commission Calabria Gianluca Curti per assicurare al film su Ferramonti il sostegno di cui ha bisogno”. Anche il consigliere Mimmo Frammartino, nella sua qualità di membro della commissione cultura di Palazzo dei Bruzi, ha espresso soddisfazione per il progetto del regista Lo Piano che si avvarrà anche del patrocinio della Fondazione Museo Internazionale della Memoria “Ferramonti di Tarsia”. “Il film di Lo Piano – ha detto Frammartino – rimette al centro dell’attenzione nazionale e – speriamo – anche internazionale la questione del campo di Ferramonti, lager atipico che si distinse da tutti gli altri campi di concentramento dell’epoca per il singolare rapporto di solidarietà che si sviluppò tra gli internati e la popolazione dei nostri luoghi.” In attesa di definire il cast artistico, trapelano le prime indiscrezioni sulla partecipazione al film, per i ruoli principali, di alcuni attori importanti. Tra questi, Luigi Lo Cascio (“La meglio gioventù” e “I cento passi”) e Roberto Herlitzka, grande attore di cinema, ma soprattutto di teatro. Ma i suoi due “colpi” il regista Lo Piano li ha già messi a segno, assicurandosi la collaborazione dello scenografo Osvaldo Desideri, già premio Oscar per “L’Ultimo imperatore” di Bernardo Bertolucci e collaboratore di Visconti e Antonioni, e del direttore della fotografia Enrico Lucidi che ha illuminato “Baarìa” di Giuseppe Tornatore. Nella sua illustrazione il regista Lo Piano ha spiegato ai membri della commissione cultura l’obiettivo principale del film che rientra tra i primi prodotti del Polo culturale di Eccellenza cinematografica insediatosi da poco a Longobardi, nell’ex Convento di San Francesco di Paola, e che dovrebbe aprire una sorta di succursale anche a Cosenza. “L’intento del film – ha precisato Salvatore Lo Piano – nasce dalla necessità morale, prim’ancora che storica, di far conoscere la verità dei fatti, attraverso una storia nella storia  scritta per rivelare la vicenda di Ferramonti nella sua essenza più completa.”

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