Palermo. “L’affidamento a Unicredit del servizio di cassa della Regione offre indubbi vantaggi innanzitutto ai conti della Regione che può così godere di un tasso debitorio e creditorio di tutto rispetto e di un servizio di qualità, frutto della lunga collaborazione che questo istituto bancario ha assicurato all’amministrazione regionale”. Così ha illustrato oggi nel corso di una conferenza stampa l’assessore per l’Economia, Gaetano Armao, l’aggiudicazione a Unicredit del servizio di cassa della Regione Siciliana e del Fondo Pensioni Sicilia per il periodo 2011-2015. “Vogliamo proseguire questa collaborazione – ha aggiunto Armao – allargandola ad altri settori a cominciare dal microcredito alle famiglie e alle agevolazioni finanziarie per le imprese, certi che Unicrerdit saprà rendere un servizio capillare di qualità a tutta l’economia siciliana”. “L’aggiudicazione del servizio di cassa della Regione Siciliana da parte della Banca – sottolinea Roberto Bertola, Responsabile di Territorio per la Sicilia di UniCredit – conferma il nostro ruolo di banca per il territorio soprattutto nella gestione delle tesorerie degli enti, grazie a un know how di eccellenza e a professionalità interne di grande valore. Siamo al fianco della principale amministrazione pubblica dell’Isola nella qualità di istituto cassiere – prosegue Bertola – perché siamo convinti che la pubblica amministrazione possa costituire un volano importante per lo sviluppo economico dell’Isola”. Nel corso dell’incontro con i giornalisti Armao ha annunciato che il prossimo 18 febbraio si svolgerà la conferenza regionale sul Credito, promossa dall’assessorato per l’Economia e dall’assessorato per le Attività produttive, che coinvolgerà tutti i settori e i soggetti che operano nel campo creditizio. Scopo della conferenza e quella di raggiungere indicazioni condivise in grado di sostenere lo sviluppo economico. Sul tema della riscossione degli introiti provenienti dalla revisione delle auto, l’assessore all’Economia, Gaetano Armao, ha detto che “su questa come su altre questioni altrettanto importanti, come il federalismo fiscale, il trasferimento del demanio militare, la compartecipazione della spesa sanitaria, è in corso con lo Stato un serrato confronto. A seguito della Sentenza della Corte Costituzionale n. 369 del 2010, che non ha accolto le richieste della Regione, la Giunta di Governo ha deciso di aprire un tavolo con l’assessorato regionale alle infrastrutture e il banco concessionario per risolvere interamente la vicenda. Questa come tutte quelle che riguardano l’applicazione delle prerogative statutarie è una partita che richiede un impegno costante, per il quale attendiamo concrete risposte”. La conferma del servizio di cassa della Regione Siciliana da parte di UniCredit consente, dunque, di assicurare non solo la piena continuità’ amministrativa e contabile nella gestione del servizio, ma anche la possibilità di continuare ad usufruire delle professionalità maturate nel tempo all’interno della Banca e del relativo know how tecnologico messo a disposizione. La collaborazione per oltre 60 anni fra la Regione Siciliana e la Banca ha consentito una piena condivisione della procedura informatica e dell’attuale organizzazione del servizio con benefici per la collettività in termini di efficienza, velocità delle operazioni e sicurezza. Nell’ambito della convenzione, che verrà sottoscritta nei prossimi giorni, la Regione Siciliana usufruirà di condizioni di mercato particolarmente competitive. Il servizio di cassa regionale continuerà ad essere svolto da UniCredit attraverso un ufficio centrale ubicato nella sede di Palermo in piazzale Ungheria e da 9 uffici provinciali, uno per ciascun capoluogo di provincia. I volumi intermediati attraverso il servizio di cassa regionale superano, per la sola parte corrente, i 31 miliardi di euro l’anno. I servizi di cassa e tesoreria svolti dalla Banca nella regione sono complessivamente 878 e, per la precisione, 249 servizi di tesoreria e 629 servizi di cassa. Fra gli enti che usufruiscono di tali servizi vi sono 4 province, 130 comuni, 2 atenei universitari, 6 camere di commercio, 7 aziende sanitarie pubbliche, 332 istituti scolastici e 57 enti ecclesiastici e opere pie.
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