Roma. Un’interrogazione parlamentare del gruppo del Partito Democratico alla Camera dei Deputati è stata presentata circa le “frequenti concessioni degli arresti domiciliari, successivamente revocati dalla Corte di Cassazione, ad esponenti della ‘ndrangheta in Calabria e, in particolare, a Eugenio Gabriele, Guido Giacomino, Luca Azzinnaro, Andrea Mantella, Pasquale Forastefano e Samuele Lo Vato”. Il documento è stato sottoscritto, tra gli altri, da Laura Garavini, capogruppo in Commissione antimafia, da Andrea Orlando, responsabile del Forum Giustizia, da Walter Veltroni ed in esso si domanda al ministro della Giustizia, Angelino Alfano, “quale sia l’incidenza statistica dei detenuti per appartenenza alla ‘ndrangheta o comunque arrestati per reati collegati rispetto al numero complessivo dei soggetti tratti in arresto in Calabria. Sulla base di questi dati il Pd vuole sapere se, nel caso di detenuti per reati di mafia, “siano mai stati concessi gli arresti domiciliari per motivi diversi da quelli concernenti l’incompatibilità delle loro condizioni di salute con il regime detentivo o la necessità di prestare assistenza alla prole in caso di impedimento dell’altro coniuge”. I deputati del PD, inoltre, intendono sapere se “nel caso di arresti domiciliari determinati dall’incompatibilitàdelle condizioni di salute del detenuto con il regime detentivo, siano sempre stati svolti accertamenti finalizzati a verificare la possibilita’ di fronteggiare la situazione in un centro clinico dell’amministrazione penitenziaria e quali siano le condizioni di funzionamento dei vari centri clinici gestiti dal Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria e se continuino ad essere in grado di operare efficacemente, nonostante i tagli degli stanziamenti di bilancio”.
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