Il Tdl rigetta l’istanza di scarcerazione del capitano Spadaro Tracuzzi

Reggio Calabria. Saverio Spadaro Tracuzzi rimane in carcere. Il Tribunale della Libertà ha rigettato l’istanza di scarcerazione presentata dalla difesa del capitano dei Carabinieri. Spadaro Tracuzzi, di 51 anni, è stato arrestato lo scorso 19 dicembre a Livorno, città dove da alcuni mesi svolgeva servizio presso la seconda Brigata mobile dei Carabinieri. Il capitano della Benemerita, già in servizio alla Dia di Reggio Calabria, è accusato del reato di corruzione e di concorso esterno in associazione mafiosa, ed in particolare di aver agevolato, grazie all’incarico da lui ricoperto alla Dia dello Stretto, la cosca mafiosa dei Logiudice fornendo agli esponenti di spicco della consorteria, come il neo pentito Nino Logiudice, notizie coperte da segreto investigativo riguardanti indagini in corso ed anticipando l’adozione da parte dell’autorità giudiziaria di provvedimenti restrittivi. È lo stesso Nino Logiudice a muovere precise accuse nei suoi confronti. Il pentito, che da mesi collabora con l’autorità giudiziaria, ha riferito che il capitano Spadaro Tracuzzi avrebbe garantito alla sua cosca la rivelazione di notizie su imminenti operazioni della Dda reggina. La fuga di notizie sarebbe avvenuta attraverso la consegna di atti di indagine o in formato cartaceo o in digitale. All’interno di questi atti ci sarebbero stati i nomi degli affiliati alle ‘ndrine sottoposti ad indagine oppure quelli che da lì a breve si sarebbero trovati dietro le sbarre. Per fare questo lavoro, secondo l’accusa, il capitano Spadaro Tracuzzi avrebbe ricevuto in cambio cospicue somme di denaro, abiti firmati, una Porsche in regalo ed una Ferrari in prestito.

Angela Panzera

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