Rende. Pupo (Pdl): “Sul problema ticket Bernaudo dice un cumulo di corbellerie”

Rende (Cosenza). Sapevamo, date le tante emergenze irrisolte, che il sindaco e la sua Giunta hanno perso completamente la bussola. Ma sul problema ticket Bernaudo dà proprio l’impressione di non sapere di cosa parla perché dice un cumulo di corbellerie. Vorrebbe mettere a disposizione del distretto sanitario di Rende alcuni locali comunali. Ci piacerebbe sapere quali, se lui stesso ha ordinato la messa in vendita dei locali comunali per sanare il dissesto finanziario. Vorrebbe mettere a disposizione del distretto il personale della Rende Multiservizi. Cioè gli operai messi a gestire i ticket? Ma Bernaudo sa che cos’è un ticket? Il ticket è un sistema di pagamento elettronico per le prestazioni sanitarie, e per occuparsene bisogna essere specializzati e avere competenze specifiche in sistemi informativi e applicativi per le prenotazioni, il rilascio della tessera sanitaria, l’autocertificazione, le esenzioni e l’anagrafe assistiti. Non ci vuole uno scienziato per capire che per fare queste cose, soprattutto a contatto con il pubblico, non basta essere dei bravi operatori ecologici, giardinieri, manovali, ecc. E ammesso che si possa fare, in base a quale criterio di legge un dipendente della Multiservizi del Comune potrebbe prestare servizio per un’altra Amministrazione pubblica? E poi non è bastato a Bernaudo e al suo ex assessore al Bilancio abbassare gli stipendi della Multiservizi da 700 a 500 euro? Vorrebbe pure costringerli a fare ciò che non rientra nelle loro competenze? Il sindaco pensi alle cose cui è deputata la Multiservizi, pensi a fare tagliare l’erba alta a Rende paese, sostituire le lampadine fulminate, pulire i parchi e le strade, sistemare i cordoli fracassati, riempire le buche disseminate sulle nostre strade, rimbiancare le strisce pedonali, ecc.. Non è con simili, insensate proposte che si risolve il problema. Il commissario De Rose sa bene che la soluzione è quella da noi prospettata: ufficio unico a Quattromiglia, aumento del numero degli sportelli, estensione dell’orario fino alle 20,00 con relativo pagamento dello straordinario ai dipendenti, ai quali va tutta la nostra solidarietà per le difficoltà in cui sono costretti a lavorare. Le emergenze non si affrontano col bilancino, se c’è da pagare gli straordinari, che si paghino pure. C’è ben altro su cui risparmiare. Per esempio il fitto salato che l’Asp deve sborsare per un palazzo logisticamente inadeguato, come quello che attualmente ospita gli uffici di Roges, con magazzini inagibili, senza sale d’aspetto per cui le persone devono attendere il loro turno fuori, sul marciapiedi. Questi sì che sono sprechi da tagliare, non certo le ore di straordinario che servono a ristabilire un minimo di decoro e civiltà.

Il capogruppo del Pdl nel consiglio comunale di Rende

Spartaco Pupo

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