Soverato (Catanzaro). Sono tornati in libertà il 61enne Fortunato Salvatore Carnovale e Graziano Renda, 41 anni, i due dipendenti della Provincia di Catanzaro che da mercoledì erano sottoposti al regime degli arresti domiciliari per i reati di alterazione dei sistemi di rilevamento della presenza e di truffa aggravata e continuata ai danni dello Stato. Accuse scaturite dall’inchiesta condotta per nove mesi dai carabinieri della Compagnia di Soverato che li hanno pedinati e sorvegliati mentre, durante l’orario di lavoro, lasciavano i rispettivi uffici della sede distaccata di Soverato per sbrigare affari personali o tornare a casa.Non si escludono ulteriori sviluppi, in quanto l’attività investigativa, avrebbe fatto emergere il comportamento illecito di diversi altri dipendenti. Carnovale, impiegato presso l’ufficio agricoltura e Renda, addetto all’ufficio informazioni turistiche, dovranno presentarsi il 3 febbraio davanti al giudice delle indagini preliminari Antonio Rizzuti, per l’udienza di convalida degli arresti. Il provvedimento che ha restituito loro la libertà è stato assunto direttamente dal titolare dell’inchiesta.
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