Vibo Valentia. Cristina De Luca, giudice monocratico del Tribunale di Vibo Valentia, dopo un’ora di camera di consiglio, ha emesso la sentenza del processo sulla morte di Eva Ruscio, la ragazza di 16 anni che perse la vita il 5 dicembre del 2007, mentre era sottoposta ad una tracheotomia praticatale presso l’ospedale “Jazzolino”. Dei cinque medici che sedevano sul banco degli imputati, tre sono stati condannati, due assolti. Al primario del reparto di Otorinolaringoiatria, Domenico Sorrentino, è stata inflitta la pena di un anno di carcere, Francesco Morano e Giuseppe Suraci, medici entrambi, sono stati, invece, condannati a dieci mesi di reclusione. La sentenza di assoluzione ha riguardato il medico Gianluca Bava e l’anestesista Michele Miceli. Contestualmente, è stato disposto che i tre medici giudicati responsabili di omicidio colposo dovranno provvedere al risarcimento delle parti civili. Fabrizio Garofalo, il sostituto procuratore della Repubblica di Vibo Valentia che sosteneva il peso dell’accusa, aveva formulato richieste di pena comprese tra i due ed i cinque anni di carcere per tutti gli imputati che, secondo la tesi presentata in aula, avevano compiuto una serie di errori, in ragione dei quali la giovanissima paziente perse la vita. Eva Ruscio era entrata in ospedale due giorni prima di morire. Avrebbe dovuto curare un ascesso peritonsillare, ma il suo stato di salute precipitò nell’arco di poco tempo fino al decesso avvenuto mentre le si stava praticando una tracheotomia.
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