Operazione Kappa. Altre tre ordinanze di custodia cautelare in carcere per tre indagati

Reggio Calabria. Questa mattina, a Reggio Calabria, Cosenza e Vibo Valentia, i carabinieri della Compagnia di Taurianova hanno dato esecuzione a tre ordinanze di custodia cautelare in carcere, emesse l’11.01.2011 dal Gip presso il Tribunale di Reggio Calabria, nei confronti di:

  1. Agostino Cosoleto, nato a Oppido Mamertina il 10.11.1961, residente a Gioia Tauro (RC), impiegato, ex sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, pluripregiudicato con precedenti per usura, estorsioni, armi, ritenuto contiguo alla cosca mafiosa “Piromalli-Molè” di Gioia Tauro;
  2. Consolato Sgarlato, nato a Siracusa il 24.12.1966, residente a Reggio Calabria, imprenditore;
  3. Antonio Salvatore Mucci, nato a Rosarno il 06.09.1953, residente a Gioia Tauro, imprenditore, ex sorvegliato speciale di pubblica sicurezza, pluripregiudicato per reati materia di usura, estorsione, ed altro.

I tre erano già stati arrestati durante l’operazione “Kappa” condotta dai carabinieri di Taurianova il 26 luglio 2010, in quanto gli stessi erano accusati del reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa. L’attività investigativa che portò all’arresto dei tre, eseguita dal gennaio 2008 al gennaio 2010, consentì di accertare che i tre avevano promosso, costituito ed organizzato una associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe in danno di numerose imprese sul territorio nazionale, mediante l’emissione di titoli di credito privi di copertura, quali pagamenti per forniture di beni destinati alle seguenti ditte:

Gli assegni utilizzati per le truffe erano tratti su conti correnti accesi dalla società “Immobiliare Kappa srl”, con sede in Taurianova, risultata essere una società fittizia, costituita al fine di acquisire disponibilità di titoli di credito e commettere le truffe. Nel corso delle indagini fu accertato che l'”Immobiliare Kappa srl”, aveva emesso fatture per operazioni inesistenti per un importo complessivo di circa un milione di euro.

I nuovi provvedimenti restrittivi sono stati emessi in quanto è stato dimostrato che il reato di associazione per delinquere finalizzata alla truffa, è aggravato (art. 7 l. 203 del 1991) perché commesso allo scopo di agevolare un’associazione di stampo mafioso, ovvero per agevolare la ‘ndrina Molè, di Gioia Tauro.
I provvedimenti restrittivi sono stati notificati ai tre destinatari, rispettivamente già reclusi presso le case circondariali di Cosenza, Reggio Calabria e Vibo Valentia.

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