Locri. Giovedì manifestazione di Coldiretti: “Non Lasciamo sola la Locride… Coltiviamo gli stessi interessi”

Locri (Reggio Calabria). “Non Lasciamo sola la Locride… Coltiviamo gli stessi interessi” che coniugando giustizia economica e sociale, intende rilanciare il comparto agrumicolo della Locride. Questo il tema dell’importante iniziativa organizzata dalla Città di Locri e da Coldiretti, forza sociale amica della Calabria, che si svolgerà giovedì 27 gennaio 2011 alle ore 17.00 presso l’Auditorium del Palazzo della Cultura ed a seguire in Piazza dei Martiri dove saranno allestiti numerosi stand che verranno utilizzati per distribuire simbolicamente spremuta di arancia e far degustare ai partecipanti prodotti tipici fini a tarda serata. Il Sindaco della Città di Locri, Francesco Macrì, dichiara “E’ fondamentale per noi tutti diventare protagonisti del nostro futuro, ecco perché abbiamo plaudito all’iniziativa posta in essere dalla Coldiretti attraverso il suo Presidente nazionale Piero Molinaro, e dai componenti dell’associazione a livello regionale e provinciale e, in contemporanea con la manifestazione di Rosarno, che si è svolta il 14 gennaio scorso a Varapodio dal tema: Non Lasciamo Sola Rosarno… Coltiviamo gli stessi interessi, abbiamo inteso promuovere una manifestazione ugualmente importante anche a Locri, nel corso della quale affrontare la problematica della crisi agrumicola cercando di coniugare aspetti sociali ed economici”. Si è chiamati a difendere i diritti fondamentali sia dei produttori che dei consumatori davanti al dato sconcertante che vede di soli 3 centesimi il valore delle arance contenute in un litro di bibita; le industrie che imbottigliano le aranciate, avvalendosi di una Legge nazionale, la 286/61 che prevede che le bevande al gusto di agrumi possono essere colorate a condizione che esse contengano almeno il 12% di succo di agrumi, mettono il cappio al collo all’intera filiera agrumicola e affamano produttori agricoli e lavoratori. E’ necessario abolire questo vero e proprio furto di identità con l’ausilio di una etichetta chiara, che rintracci l’origine del occorre altresì restituire dignità alle imprese agricole e di trasformazione con l’ausilio di una seria politica agricola di supporto. “Quanto tristemente è accaduto lo scorso anno a Rosarno – sottolinea il sindaco Francesco Macrì -, è accaduto anche a causa delle produzioni a basso costo che, purtroppo, segnano pesantemente il passo alla inqualificabile presenza di forme di neo-schiavitù sia per i produttori che i lavoratori, contro la quale è fondamentale schierarci per superare un ostacolo che incide pesantemente sull’economia locale, promuovendo un nuovo progetto per l’agricoltura. Ecco perché è importante che alla manifestazione di giovedì 27 gennaio presenzino gli Amministratori Locali, i produttori agricoli ed i consumatori, perché insieme possiamo contribuire fattivamente a inviare un forte segnale di cambiamento nell’interesse di tutti”.

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