Polizzi Generosa (Palermo). Nelle prime ore del pomeriggio del 24 gennaio 2011, i Carabinieri della locale stazione coadiuvati dal personale dell’aliquota Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Petralia Sottana, nel corso di un mirato servizio di controllo del territorio finalizzato alla prevenzione ed alla repressione di reati contro il patrimonio, hanno tratto in arresto E.G. di 36 anni, originaria del palermitano, pregiudicata per reati contro il patrimonio, per il reato di furto in abitazione. La giovane, introdottasi con un pretesto all’interno dell’abitazione di un’anziana donna del luogo, ha rubato con destrezza la somma in contanti di 3.500 euro unitamente ad alcuni oggetti d’oro. La ladra, subito dopo, si è allontanata dileguandosi tra i vicoli di Polizzi Generosa.
I Carabinieri intervenuti, che erano stati prontamente allertati dalla vittima del furto, hanno effettuato un immediato monitoraggio dell’abitato, intercettando e traendo in arresto la donna che è stata individuata nel centro storico di Polizzi Generosa. La donna, immediatamente fermata ed identificata, nella mattinata odierna, come disposto dall’Autorità Giudiziaria competente, è stata sottoposta a giudizio direttissimo presso il Tribunale Termini Imerese (Pa).
I Carabinieri stanno effettuando ulteriori indagini al fine di rintracciare la refurtiva occultata dalla giovane che, nel porre in essere l’attività criminosa, ha presumibilmente avuto un complice.
L’attività posta in essere è frutto di un impegno che i militari della compagnia Carabinieri di Petralia Sottana, ormai da anni, hanno promosso nell’ambito dei comuni madoniti, unitamente alle altre forze sociali presenti sul territorio finalizzato a sensibilizzare le fasce sociali più deboli ed esposte all’attività criminosa, quali anziani, soggetti portatori di handicap o sofferenti patologie che ledono le facoltà mentali, che spesso sono bersaglio di malfattori che con artifizi e raggiri circuiscono questi soggetti procurandogli danni patrimoniali.
Si fa appello soprattutto ai cittadini di collaborare con le forze dell’ordine affinché il fenomeno possa essere arginato, segnalando anche soggetti che destino sospetto.
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