Rosarno (Reggio Calabria). Le dieci persone che sono state arrestate stamane nell’ambito dell’operazione “Doppia Sponda”, portata a compimento dai carabinieri, sono i rosarnesi Raffaele Ceravolo, 32 anni, Romana Rappazzo, 78enne, Antonio Lemma di 25 anni, Rocco D’Agostino, 25 anni, Angelo D’Agostino, 29enne, Diego Falleti, 21 anni. Ad essi si aggiungono un ventiseienne di San Pietro di Caridà, Giancarlo Callà, Franco Simone Bevilacqua 30 anni, di Catanzaro e Massimo Berlingieri, 34enne che vive a Catanzaro. L’inchiesta ha preso avvio con l’arresto di Giuseppe Ceravolo, accusato di essere il responsabile del tentativo di omicidio di un giovane originario del Ghana, all’epoca della rivolta di Rosarno nel gennaio dello scorso anno. I carabinieri, infatti, ascoltando le conversazioni intercettate, hanno scoperto che Ceravolo occupava il ruolo di vertice in un’associazione criminale dedita allo spaccio di ocaina ed eroina e che poteva contare su un ingente arsenale di armi. Sulla base dell’attività investigativa condotta dai militari dell’Arma, è emersa la funzione di assoluto rilievo svolta da Romana Rappazzo, madre di Giuseppe Ceravolo. Sarebbe stata proprio lei, dopo che il figlio varcò la soglia del carcere, a gestire lo spaccio di droga, attenendosi scupolosamente alle indicazioni fornitele nel corso dei colloqui in carcere. La donna si preoccupò, inoltre, di custodire le armi in un luogo nascosto. Le sostanze stupefacenti venivano acquistate a Messina ed immesse sul mercato delle province di Reggio Calabria e Catanzaro, dove i membri dell’organizzazione criminale sfruttavano il supporto logistico di Berlingieri e Bevilacqua.
