Cosenza. Con l’inaugurazione del “Sette di cuori” di Sasha Sosno il Museo all’aperto Bilotti può dirsi completo. La diciottesima opera del MAB, la terza dell’artista francese Sasha Sosno, dopo la collocazione, nel gennaio 2006, dei “Bronzi di Riace” e, nel novembre 2008, delle “Tre colonne”, suggella definitivamente il percorso culturale inaugurato da Carlo Bilotti nel marzo 2005. L’annuncio ufficiale lo ha dato questa sera, nel corso dell’inaugurazione del “Sette di cuori”, Enzo Bilotti, fratello del mecenate che ha donato alla città di Cosenza tutte le statue del Mab ad eccezione della “Rinascita della cultura” di Mimmo Rotella che fa bella mostra di sé in Piazza XI settembre. La cerimonia di questa sera sull’isola pedonale, all’altezza di Banca Carime, dove la scultura in marmo bianco di Sosno raffigurante la carta da poker è stata posizionata, si è svolta alla presenza del sindaco di Cosenza Salvatore Perugini e di numerosi cittadini che hanno affollato il luogo dell’inaugurazione. L’excursus che ha portato a commissionare a Sasha Sosno il “Sette di cuori” è stato minuziosamente ricostruito da Enzo Bilotti, continuatore dell’opera del fratello Carlo. “Il sette, evocatore dei sette colli della città di Cosenza, era stato inizialmente commissionato – ha svelato Bilotti – ad uno dei padri della pop art americana, Robert Indiana”. Ma i bozzetti che l’artista statunitense aveva preparato per l’opera del Mab non piacquero né a Carlo, né ad Enzo Bilotti. Ed ecco spostarsi l’obiettivo sulla Costa Azzurra, dove operava e continua ancora oggi ad operare Sasha Sosno, che è l’unico degli artisti presenti nel Mab ancora vivente. Il consolidamento dei rapporti con Enzo Bilotti, complici le due precedenti acquisizioni dei Bronzi e delle Tre colonne, ha fatto il resto e il “Sette di cuori” è arrivato finalmente a Cosenza. La scultura è in marmo bianco con base in granito, rigorosamente della Sila, e misura 127cm.x200x15. “Sosno – ha detto Bilotti – è da considerare senza ombra di dubbio uno dei più importanti scultori e pittori del ventesimo secolo. Nativo di Marsiglia, conobbe Henri Matisse, fino a subirne fortemente l’influenza. Per suo convincimento, le opere di Sosno – ha aggiunto Enzo Bilotti – devono restare sulle strade e sono parte intima di tutto l’urbano e noi abbiamo rispettato il suo punto di vista. Per me rappresenta lo scultore dell’aria, in quanto riesce a creare un effetto particolare che dà anima alle sue sculture. Il Sette evoca i sette colli di Cosenza, ma essendo di cuori non può che testimoniare l’affetto e l’amore per la città che ci ha dato i natali.” Grande entusiasmo per l’inaugurazione della nuova opera del MAB ha mostrato il sindaco Salvatore Perugini che, nonostante il “Sette di cuori” chiuda il percorso culturale del Mab, ha affermato che il rapporto di collaborazione con Enzo Bilotti continuerà ancora. Perugini ha espresso l’enorme gratitudine della città alla famiglia Bilotti. “La donazione è insieme – ha detto il sindaco – un atto di grande generosità, ma anche di grande sensibilità, a testimonianza del forte legame che li unisce a Cosenza. In una fase di forte declino della vita democratica del Paese – ha aggiunto Perugini – la cultura rappresenta l’antidoto giusto per poter contribuire a far rialzare le sorti dell’Italia. Ecco perché è necessario valorizzare tutto ciò che è arte e cultura perché solo la cultura può garantire la ripresa e contribuire a far ritrovare gli stimoli perduti. L’opera che inauguriamo stasera – ha concluso il sindaco – ci regala straordinari momenti di ricchezza dell’animo e dello spirito che procurano gioia all’intera città.”
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